Escono di strada e finiscono nella cunetta, soccorse dai Carabinieri. L’episodio nella serata di domenica. Due insegnanti, madre e figlia, erano a bordo della loro auto quando, mentre percorrevano la provinciale nei pressi di Staffoli, a causa del fondo completamente innevato e ghiacciato, sono uscite di strada. Nulla di grave, in realtà, l’autovettura si è appoggiata dentro la cunetta al bordo della carreggiata, ma le due donne, a causa dello spavento, erano letteralmente nel panico. Hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri e dalla centrale operativa della compagnia di Agnone è stata inviata sul posto una pattuglia. I militari hanno raggiunto, in pochi minuti, le due donne in difficoltà e hanno prestato immediato soccorso. Uno dei due uomini di pattuglia ha rassicurato e fatto calmare le donne, quasi in stato di shock, mentre l’altro si è messo al volante del mezzo e, con qualche manovra decisa, lo ha rimesso in carreggiata.
Nessun danno e nessun ferito, ma i militari hanno capito che le due donne erano letteralmente terrorizzate per l’incidente avuto e hanno pensato di scortarle con l’auto di servizio fino alla loro destinazione, proprio per evitare ulteriori problemi. E dopo la disavventura, una delle donne, Maria Giovanna Iacovetta, ha inteso ringraziare pubblicamente i militari che hanno prestato aiuto. «Elogio al brigadiere Francesco Di Gennaro e all’appuntato Rosario Gagliardi per essere intervenuti in modo tempestivo quando io e mia figlia abbiamo incontrato il disagio della neve, mentre stavamo raggiungendo da Isernia, dove abitiamo, la frazione di Villa San Michele. Siamo rimaste bloccate a Cerreto e siamo state perciò costrette a richiedere l’intervento dei carabinieri della stazione di Agnone. Al telefono il carabiniere Manuel Bibò ha immediatamente dimostrato un elevato spessore umano e grande professionalità, pertanto si è premurato di mandare sul posto un’auto con a bordo il brigadiere Francesco Di Gennaro e l’appuntato Rosario Gagliardi, i quali con sensibilità, competenza e professionalità sono intervenuti, accompagnando me e mia figlia fino a Pescolanciano. Il mio vuole essere un elogio di gratitudine per la sensibilità, l’etica e la professionalità dimostrate dai tre esponenti delle forze dell’ordine in un momento di notevole difficoltà oggettiva».