«Verso l’Europa non solo per poter sbattere i pugni sul tavolo, come recita la loro canzone, ma anche per mandare a casa Napolitano, Renzi, Letta e Berlusconi. Soltanto con i cittadini liberi ed incensurati come noi il nostro paese può davvero cambiare».
Questo è il messaggio lanciato dalla portavoce alla Camera dei Deputati del M5S lucano, Mirella Liuzzi, oltre che membro della Commissione Trasporti e telecomunicazioni, in apertura della campagna elettorale del M5S, svoltasi sabato sera, nonostante la pioggia, a Montalbano Jonico, e in vista delle prossime elezioni europee del 25 maggio.
«In Europa per rovesciarlo proprio il tavolo se è questo quello che serve per dare linfa ai nostri diritti». Lo ha invece rimarcato Piernicola Pedicini (cugino di un noto ingegnere originario di Schiavi di Abruzzo, ndr), unico lucano del Movimento candidato alle europee. Attaccato così pure il decreto sugli 80 euro in busta paga emanato dal governo Renzi:
«Salvo imprevisti per l’attuazione del reddito di cittadinanza, daremo anche 800 euro al mese agli italiani», ha rimarcato Liuzzi, che ha concluso come la linea governativa del Movimento sia la sola a dare voce ai cittadini con proposte concrete come il tesseramento degli investimenti bancari o il taglio delle rendite delle slot machine. Messe, poi, sotto accusa, da Pedicini, anche le potenti lobby che sembrano opprimere l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione europea.
«Il M5S si è candidato – ha detto – per attuare tutto ciò che sembra essere chiuso con il lucchetto nella tanto pregiata carta dei cittadini europei». Se così non fosse, infatti, ci sarebbe in Italia, solo per fare alcuni esempi, la totale libertà di espressione, la tutela assoluta dell’ambiente e nessuna dignità umana violata.
Che Comunità europea è la nostra se si lasciano morire i bambini in Grecia? ha chiesto provocatoriamente Pedicini.
Il quale ha detto inoltre che «l’unica soluzione ‘al più si è poveri e più si è deboli e al più si è deboli e più si è ricattabili’, sia quella di abbassare i debiti e ncrementare il Pil», concludendo come questo passo sia logico, ma non alla portata di quei politici che vivono di clientelismo anche perché molti italiani preferiscono dire sempre signor sì.
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