Tutelare le aree montane del Paese, contrastare lo spopolamento garantendo agli abitanti la piena fruizione di tutti i diritti, anche con misure a favore di quelle zone. Perché è di «interesse nazionale» e perché la montagna «è fatta di persone», e non può essere considerata alla stregua di un «immenso parco giochi» per i turisti.
Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una rappresentanza dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, guidata dal Presidente dell’Uncem, Marco Bussone, con la partecipazione del responsabile Uncem del Molise, Candido Paglione, sindaco di Capracotta. Il capo dello Stato è entrato nel merito dei problemi che vengono affrontati anche dal Progetto di legge del Governo, ormai pronto per passare al dibattito in Parlamento.
«È auspicabile che le iniziative legislative avviate dal governo – ha sottolineato Mattarella – vengano prese in esame e in considerazione dal Parlamento, in attuazione della norma costituzionale È dai tempi del Ministro delle finanze Ezio Vanoni che la questione della fiscalità per le zone montane è stata affermata in linea di principio e, tuttavia, ha trovato difficoltà applicative. Le finalità sono individuate in modo puntuale: si tratta di fruizione di diritti; si tratta, nell’interesse nazionale, di predisporre incentivi utili ad impedire un ulteriore spopolamento di aree sensibili. È certamente una priorità rilanciare la strategia per la montagna italiana».
Temi e questioni che da sempre fanno parte delle battaglie politiche e amministrative di Candido Paglione. «Tanti gli spunti di riflessione per continuare a sostenere con convinzione le ragioni di una nuova centralità geografica e politica della montagna», spiega Paglione di ritorno da Roma. «L’intervento del Presidente Mattarella ci ha riproposto, infatti, il tema della montagna fatta di persone. – continua il sindaco del Comune più in quota dell’Alto Molise – Persone e comunità che hanno non soltanto il compito di curare i territori montani per preservare l’equilibrio di tutto il sistema nazionale, ma che hanno anche il diritto di vedersi riconosciuto il principio di uguaglianza previsto all’articolo 3 della nostra Costituzione. E questo accade proprio mentre ci apprestiamo ad affrontare nuove sfide, come quelle imposte, oggi, dai cambiamenti climatici e dallo spopolamento. Per questo la transizione ecologica ed energetica diventano centrali per la sopravvivenza e il progresso di buona parte del nostro Paese».
«E’ necessario, dunque, garantire i diritti, come la sanità e la scuola, rendere accessibili i servizi e nel contempo predisporre incentivi utili a impedire un ulteriore spopolamento delle aree montane che rappresentano il 66 per cento dell’Italia. – ha aggiunto Paglione – Ecco, perché rilanciare la Strategia per la Montagna Italiana deve diventare una priorità nazionale. E’ stato un grande onore per me ascoltare dal Presidente della Repubblica parole importanti che ci incoraggiano a fare di più per i nostri territori e per la nostra gente».