ATESSA – Forza Nuova contro il business dei profughi, striscione affisso dinanzi all’ex hotel ‘Il Mulino’ adibito a centro di accoglienza.
Anche la storica sezione di Forza Nuova Atessa aderisce all’azione nazionale ‘REFUGEES NOT WELCOME – TUTTO AI TERREMOTATI’ lanciato dal Movimento guidato da Roberto Fiore e sceglie come luogo via l’ex hotel ‘Il Mulino’, in via G.Matteotti, in pieno centro,
trasformato in un centro di accoglienza che si appresta ad accogliere 50/60 immigrati (nella realtà clandestini) maschi e adulti. Luogo che potrebbe, nei prossimi giorni, diventare campo di battaglia e simbolo di resistenza nazionale: il comitato e i cittadini
hanno già annunciato che ‘alzeranno mura e barricate’.
I militanti forzanovisti hanno affisso in tutta Italia centinaia di striscioni con scritto: “REFUGEES NOT WELCOME, TUTTO AI TERREMOTATI”, una decisa risposta allo slogan di apertura all’invasione creato dall’estrema sinistra ed un chiaro richiamo alle nostre priorità nazionali. “E’ la nostra risposta alla conventicola di #Ventotene – dichiara Roberto Fiore, segretario nazionale del movimento – con lo slogan “refugees welcome” la sinistra riprende ed estremizza le scelte radicali imposte dalla#UE. Noi, invece, vogliamo dare voce alle reali necessità del nostro popolo, soprattutto delle classi sociali più deboli e dimenticate. L’accoglienza continua a costarci miliardi di euro quando abbiamo ancora gli esodati abbandonati a se stessi, la disoccupazione alle stelle e ci ritroviamo con la nuova emergenza umanitaria causata dal recente terremoto”. “Si tratta, inoltre, di falsi ‘#rifugiati’ – prosegue Fiore – e sono i numeri a dimostrarlo: solo il 5% delle richieste d’ asilo vengono accettate, sono maschi nel 95% dei casi e il 90% in età da soldato. Oggi, a maggior ragione, non dobbiamo far entrare nessuno perché il rischio terrorismo è altissimo e ammesso da tutti (#Europa, #Alfano etc), non vogliamo aspettare una strage per sentirci dire che avevamo ragione, né intendiamo tacere di fronte a denunce per presunta discriminazione razziale, come avvenuto ad un nostro giovane militante di #Verona qualche giorno fa. Se istigare all’odio razziale significa non comprendere la cocciuta propensione nell’accogliere immigrati senza freni, allora denunciateci tutti. Siamo tutti colpevoli”. “Questo flash mob infine – conclude Fiore – ha anche un altro scopo: oltre ad essere un’accusa alle scelte ideologiche e avulse dalla realtà dei nostri politici, vuole essere un segno di speranza per gli italiani dimenticati: c’è ancora chi è disposto a battersi per loro”.