L’8 maggio ad Agnone è sinonimo di fuoco di San Michele. Così stasera, all’imbrunire, nelle contrade e rioni della città, torna ad ardere il fuoco della tradizione che per gli studiosi “rappresenta magicamente la luce ed il calore necessari per allontanare ogni avversità dalle campagne”. A detta di Domenico Meo, esperto di riti popolari, “il culto in onore di San Michele Arcangelo, venerato nei tempi sacri di San Francesco, Sant’Emidio e Villacanale, ci riporta ai pellegrinaggi su tratturi che le nostre genti facevano per raggiugere Monte Sant’Angelo, nel Gargano, dove il santo apparì per la prima volta nel 490 d.C.”. Tra i fuochi più imponenti allestiti ad Agnone, quello che brucerà nel quartiere di Majella, dove i ragazzi dell’associazione ‘La Repubblica di Majella’ hanno inteso rinnovare l’appuntamento.
Fuochi di San Michele, stasera ad Agnone si rinnova l’antica tradizione
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