Furti degli arredi funebri dai loculi del cimitero, individuati e denunciati i due ladri. I carabinieri della stazione di Tollo hanno denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Chieti gli autori del furto di portafiori e portalampade dai loculi del cimitero di Canosa Sannita. Si tratta di due quarantenni di Castel Frentano, già gravati da numerosi precedenti penali, di cui uno operaio e l’altro custode cimiteriale. Le indagini dell’Arma di Tollo sono state avviate dopo la denuncia di furto degli arredi funebri dai loculi del cimitero recentemente completati dal comune di Canosa Sannita. Anche in questa indagine, come avvenuto per i ladri scoperti dai carabinieri a Torino di Sangro e Rocca San Giovanni, determinante sono state la collaborazione dei cittadini del posto e l’ausilio fornito dal sistema di videosorveglianza comunale che la polizia locale condivide con la stazione dei carabinieri di Tollo.
Dal monitoraggio delle auto che nei giorni del furto si trovavano in paese, è stata individuata, anche grazie alla segnalazione di alcuni cittadini della strana presenza dei due in paese ed in particolare nella zona del cimitero, quella dei ladri, nei cui confronti la procura della Repubblica di Chieti ha emesso un decreto di perquisizione delle loro abitazioni di Castel Frentano. Ma questa volta ad andare in trasferta, per eseguirle, sono stati i carabinieri di Tollo supportati da quelli di Miglianico ed Orsogna. La perquisizione in un garage nella disponibilità di uno dei due ha permesso di recuperare 5 degli arredi funebri sottratti, che presto saranno restituiti ai legittimi proprietari che li potranno ricollocare lì dov’erano. I due dovranno rispondere di furto aggravato in concorso e sono stati anche proposti al questore della provincia di Chieti per l’applicazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Canosa Sannita con il divieto di potervi fare ritorno fino a 3 anni. La prevenzione ed il contrasto dei reati contro il patrimonio sono tra le priorità delle stazioni dell’Arma sparse sul territorio e, come dimostra quest’ultima indagine, la differenza la fanno puntualmente la collaborazione dei cittadini così come la sinergia tra le istituzioni locali.