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  • Furto su un autobus e tentata estorsione, nigeriano in manette

    Nel pomeriggio di ieri, a Termoli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto J. T. T., nigeriano con permesso di soggiorno scaduto, per furto e tentata estorsione a seguito di una tempestiva attività di indagine attivata dalla denuncia della persona offesa. Quest’ultima, un giovane termolese di anni 18, veniva derubato con destrezza del proprio I Phone modello 5s all’interno di un autobus della linea SATI. Tornato a casa, riferiva l’accaduto alla propria madre e con il telefono cellulare di quest’ultima componeva il numero del proprio cellulare, ricevendo risposta da un interlocutore che, in lingua inglese, tentava di estorcergli del denaro in cambio della restituzione del cellulare. Il predetto straniero gli proponeva lo scambio presso la stazione ferroviaria di Termoli. A seguito della segnalazione di tali accadimenti, personale della Squadra Volante di quel Commissariato di P.S., su autorizzazione del dirigente informato dei fatti, organizzava apposito servizio di polizia giudiziaria finalizzato al recupero del telefono cellulare e ad assicurare alla giustizia il responsabile. Di fatti si portava in abiti civili presso la stazione ferroviaria di Termoli e si confondeva con i viaggiatori unitamente alla giovane vittima del reato, tenuta sempre sotto stretta sorveglianza. All’appuntamento si presentavano due persone di colore ed all’atto della consegna del danaro ad uno dei due, questi veniva prontamente bloccato dagli agenti operanti, mentre l’altro riusciva a darsi a precipitosa fuga. Ne conseguiva il suo arresto in flagranza.
    Dopo averlo sottoposto a perquisizione, l’uomo di colore veniva condotto presso gli uffici del Commissariato ed identificato a mezzo di rilievi foto dattiloscopici. Risultava essere titolare di un permesso di soggiorno scaduto di validità ed inoltre, da accertamenti SDI, emergeva a suo carico un rintraccio per notifica inserito dall’Ufficio Immigrazione di Foggia che indicava, qualora fosse stato rintracciato, di notificargli la decisione della Commissione Territoriale competente per territorio circa l’inammissibilità dell’istanza di protezione internazionale. Avvisato immediatamente il P.M. di turno e compiuti gli atti di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale di Larino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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