BELMONTE DEL SANNIO – RICEVIAMO dal consigliere regionale Andrea Greco e pubblichiamo:
«In merito alle condizioni della galleria Fonte Valloni sono costretto a replicare al consigliere provinciale Mike Matticoli per ristabilire l’ordine logico delle cose, ma anche e soprattutto per ricordare le più basilari linee del rispetto istituzionale e per ricordare un po’ di cose che forse sfuggono. Per prima cosa mi preme dire al consigliere che, qualora non se ne fosse accorto, per sistemare la galleria si stanno utilizzando soldi pubblici e se necessario, dato che si tratta di fondi che transitano dalle casse regionali, chiederò spiegazioni non una ma mille volte. Questo in ossequio al mio ruolo istituzionale e alla sacrosanta funzione di controllo che dai banchi dell’opposizione sono chiamato a svolgere insieme ai miei colleghi. La mia intenzione era e resta quella di promuovere un tavolo di concertazione per trovare soluzioni alternative alla chiusura, tra l’altro già individuate tramite l’utilizzo di un impianto semaforico o tramite lavori in orari di scarso transito, ma è evidente che lo scaltro consigliere provinciale era attento più a lanciare invettive che a leggere le mie proposte. Nelle scorse ore, infatti, anche i vertici della ditta che sta eseguendo i lavori, a mia esplicita richiesta, mi hanno confermato che è possibile utilizzare l’impianto semaforico, quindi lasciare aperta al transito la galleria, tutelando al contempo la sicurezza dei viaggiatori. Non solo. In questo inutile fragore forse teso solo a giustificare la propria esistenza politica, inoltre, i cittadini vengono a conoscenza di un dato. In base a quanto scrive proprio il consigliere della Provincia, sulla galleria sono stati fatti due interventi: uno affidato con procedura ristretta (ovvero chiamando al tavolo alcune imprese) l’altro condotto per affidamento diretto, ovvero senza gara d’appalto. Ora, quindi, sarà interessante leggere tutti i verbali di consegna lavori, mettere insieme tutti i tasselli e capire fino all’ultima virgola come stanno le cose. Sono convinto che ogni cosa è stata fatta nella massima regolarità anche perché in caso contrario non esiterei a trasmettere tutti gli atti alla Procura e all’Autorità nazionale anticorruzione, così come il mio ruolo mi impone. Spero tanto Matticoli non stia pensando che devo chiedere autorizzazione a lui per intervenire su un tema o, peggio ancora, non creda di inibire la mia azione con uscite completamente fuori logica. Nel suo intervento parte dai lavori alla galleria per finire a parlare di rimborsi; il tutto su carta intestata della Provincia, qualcosa da manuale della scortesia istituzionale, che segnalerò al più presto in Consiglio regionale. Ma il delirio politico del consigliere provinciale è ancora più assurdo e immotivato se considerato sotto altri punti di vista. Il punto di vista dei cittadini altomolisani costretti a vivere una condizione di disagio a intermittenza dal 2014 per le ripetute chiusure della galleria Fonte Valloni, che hanno portato ancora una volta il Molise finanche sotto i riflettori del Tg satirico ‘Striscia la Notizia’. Il punto di vista di studenti, lavoratori, famiglie che si servono di quella importante arteria ogni santo giorno. Il punto di vista, in particolare, dei cittadini dell’Alto Vastese che si servono dell’ospedale Caracciolo di Agnone, punto di riferimento nevralgico per l’intera area. E il punto di vista dei 65.000 elettori che ci hanno voluto in Consiglio regionale per fare anche questo, ovvero monitorare come vengono spesi i loro soldi. Ma, probabilmente, il consigliere Matticoli non ha mai percorso quella strada perciò scrive senza conoscerne l’importanza. Appare evidente, data la risposta con tanta acredine, che forse ho toccato qualche nervo scoperto. Quindi invito tutti a seguire la vicenda che certamente non finirà qui. Nota di colore: l’ultima volta che dalla Provincia di Isernia ci hanno definito ignoranti a seguito di un nostro esposto in tema gestione dei fondi sul dissesto idrogeologico, sulla stessa materia la Procura ha avviato una indagine che ha portato 146 denunce tra amministratori e tecnici comunali».