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  • Gestione finanziaria, per la Corte dei Conti la Regione andrebbe sciolta

    RICEVIAMO dal consigliere regionale Mauro Febbo e pubblichiamo:

    Ecco la delibera Corte dei Conti che interviene sulle inadempienze del Governo Regionale guidato da Luciano D’Alfonso in tema di bilancio, siamo alla richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri di valutare l’ipotesi di scioglimento del Consiglio Regionale (art.126 Costituzione). L’assessore Silvio Paolucci è tutto preso e concentrato sull’uscita dal Commissariamento della Sanità, per cui ritiene utile e necessario ricorrere alla macellerie sociale con la chiusura dei punti nascita e/o alla compartecipazione (‪#‎ticket‬) pur di mettersi la medaglietta (che cmq non può essere sua) ma trascura e tralascia i suoi compiti di assessore al Bilancio, che sono sicuramente più gravosi e faticosi (in Sanità c’è un Commissario ed un sub commissario) dell’altra delega. Ora vediamo cosa verrà a “‪#‎raccontarci‬” in Consiglio regionale.

    Questo quanto viene indicato dalla sentenza della Corte dei Conti, riassunto dal Movimento 5 Stelle in Regione.
    – mancata conclusione del procedimento di riaccertamento dei residui al 31 dicembre 2013;

    -mancato riallineamento del ciclo di bilancio ad una tempistica conforme a normativa;

    – mancato utilizzo dell’istituto di assestamento di bilancio per il 2013, 2014 e per il 2015;

    – mancato riaccertamento dei residui per il 2013 e per il 2014;

    – mancata definizione del saldo netto da finanziare e del disavanzo effettivo di gestione;

    – mancata iscrizione nel bilancio di previsione 2015 del disavanzo effettivo di gestione, risultante da procedure certe e definitive;

    – altre violazioni concernenti il riaccertamento straordinario al 31 dicembre 2014 e I’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2014.

    Insomma, il Governatore Luciano D’Alfonso (PD) non se la passa di certo bene al momento, una brutta estate, più bollente di quanto sia stata fino ad ora.

    La parola passa ora al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Presidente della Repubblica Mattarella. Sul primo abbiamo pochi dubbi su quello che potrebbe decidere.

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