A seguito di richiesta pervenuta sul numero di emergenza 112, militari della stazione carabinieri di Paglieta sono intervenuti in una contrada del comune poiché una donna segnalava intenti suicidi del fratello convivente di 22 anni.
Una volta giunta sul luogo i militari notavano che sul tetto a falde inclinate dell’abitazione, ad un’altezza di circa dieci metri dal suolo, c’era un ragazzo, in evidente stato di agitazione che si sporgeva ripetutamente nel vuoto, esternando la chiara volontà di suicidarsi.
Dopo circa trenta minuti di paziente colloquio, acquisita la fiducia della persona, il capo equipaggio della pattuglia riusciva ad avvicinare il ragazzo e a farlo desistere dai propositi suicidi. Una volta convintosi, veniva aiutato a scendere dal tetto, operazione resa estremamente difficoltosa e con un elevato grado di pericolosità dal momento che la botola di accesso al tetto, era molto stretta e posizionata sulla facciata dell’abitazione. Alla base del gesto una serie di problemi personali.
Sul posto interveniva personale dei vigili del fuoco di Casoli e un’unità del 118 che successivamente trasportava la persona in evidente stato confusionale, presso l’ospedale civile di Lanciano.