Un piccolo gesto, insignificante nello scenario internazionale, ma che è comunque una presa di posizione netta e decisa contro la violenza e la sistematica violazione dei diritti umani. Su iniziativa del sindaco Claudino Casciato, il Consiglio comunale di Pietrabbondante ha votato e approvato un ordine del giorno con il quale si chiede al Governo centrale, che è competente in materia di politica estera, di adoperarsi per arrivare in tempi rapidi ad un cessate il fuoco nella striscia di Gaza.

«La situazione nella striscia di Gaza continua a provocare un numero drammatico di vittime civili, con gravi violazioni di diritti umani e una crisi umanitaria senza precedenti. – si legge nel documento approvato in aula – Le Nazioni Unite, diverse organizzazioni internazionali e umanitarie, nonché numerosi Stati membri della comunità internazionale, hanno più volte condannato l’uso sproporzionato della forza e chiesto il cessate il fuoco immediato. Il diritto internazionale riconosce l’autodeterminazione dei popoli, principio fondamentale per la pace e la stabilità internazionale. Il Parlamento europeo e numerosi Parlamenti nazionali hanno già espresso il sostegno al riconoscimento dello Stato di Palestina».
Il Comune di Pietrabbondante, pur non avendo competenze dirette in materia di politica estera, può esprimere posizioni simboliche e morali in nome dei cittadini che rappresenta, anche perché «i valori di pace, giustizia, cooperazione internazionale e tutela dei diritti umani – spiegano dalla maggioranza – sono principi fondamentali della nostra Costituzione e devono guidare l’azione di tutte le istituzioni della Repubblica a ogni livello».
Il Consiglio comunale esprime «profonda preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e per le violenze che colpiscono la popolazione civile; chiede al Governo italiano di impegnarsi attivamente in sede internazionale per la cessazione immediata di ogni attività militare nella Striscia di Gaza per il rispetto del diritto umanitario e al Parlamento di riconoscere formalmente lo Stato di Palestina, secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite e nell’ambito di una soluzione diplomatica e negoziata del conflitto Israelo -Palestinese».
Nei prossimi giorni il sindaco Casciato invierà la mozione approvata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Affari Esteri e alla Presidenza della Repubblica, «come espressione del sentire della comunità locale».