Concezio Mammarella, storico dirigente provinciale del Chietino della Libera Caccia, ha terminato la sua esistenza terrena lasciando un vuoto enorme nel mondo venatorio dell’intero Abruzzo.
«Caro presidente, hai lasciato un vuoto indefinibile dentro di me. – scrive in una nota sui social il presidente regionale della Libera Caccia, Antonio Campitelli – In questi ventidue anni sei stato per me un amico, un fratello maggiore, un secondo padre, un punto di riferimento inamovibile della mia vita. Hai creduto in me dal primo momento in cui ci siamo conosciuti, mi hai dato fiducia e mi hai fatto crescere, non solo all’interno dell’associazione, ma come uomo. Mi hai lanciato verso sfide sempre più difficili, ma rimanendo sempre lì, affianco a me per sostenermi e supportarmi. Mi hai trasmesso conoscenze e valori, esperienza e coraggio. Sei stato uno dei miei più validi motivatori e hai contribuito al mio radicale cambiamento. Non potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto ciò che hai fatto per me. Dovunque tu sia, ti saluto con l’augurio che eravamo soliti scambiarci…. Tante cose calde Concè».
«Un amico vero, preparato, capace, sempre disponibile, mi ha preparato a Chieti per prendere il porto d’armi. Sempre pronto al dialogo, consigliere amichevole in quei momenti in cui nel mondo venatorio le cose non andavano per il meglio. – lo ricorda Angelo Pessolano, presidente provinciale dell’Arci Caccia – Da associazioni diverse abbiamo sempre lavorato per tutelare diritti dei cacciatori a volte uniti, altre divisi. Abbiamo sempre conservato un ottimo rapporto anche quando le nostre strade si sono divise. Ti ricorderò sempre amico Concezio. Che la terra ti sia lieve».