AGNONE – L’illuminazione pubblica resterà in capo all’amministrazione comunale. E’ la premessa del primo cittadino, Lorenzo Marcovecchio in merito alle polemiche sollevate dalla minoranza durante l’ultimo consiglio comunale.
Nell’incontro di questa mattina con i giornalisti, il primo cittadino chiarisce gli aspetti del project financing la cui proposta prevede l’efficientamento di 850 punti luce sui 1700 dislocati su tutto il territorio di cui 470 già pronti grazie al lavoro della precedente amministrazione, l’ammodernamento di due chilometri di linee elettriche, la sostituzione di 22 quadri elettrici, l’installazione di altri due, la manutenzione ordinaria e straordinaria. La società aggiudicatrice del project financing gestirà l’impianto per quindici anni. Nelle sue casse il Comune verserà una cifra che oscilla tra le 120-130 mila euro l’anno, pressappoco quanto si spende oggi per consumi e manutenzione. La società promotrice del progetto è la Menowatt di Grottammare (Ascoli Piceno) che già opera nel comune di Castel del Giudice. “Sinceramente non capisco i dubbi e le perplessità sollevate dagli esponenti del centrosinistra – sottolinea Marcovecchio – che probabilmente non hanno ben inteso la nostra proposta la quale andrà a migliorare per il 50% l’illuminazione pubblica sia in termini di efficientamento sia per ciò che concerne la sicurezza”. Poi alla domanda sul perché il servizio non sarà gestito direttamente dal Comune, Marcovecchio replica. “Attualmente la nostra pianta organica non prevede figure professionali che possano svolgere mansioni di un certo tipo, inoltre spendiamo 16mila euro per ditte esterne che si occupano di manutenzione e infine il Comune non possiede risorse per l’efficientamento e la messa in sicurezza dell’impianto di illuminazione”. Ed ancora afferma il sindaco di Agnone: “Prima di portare in consiglio la proposta (approvata a colpi di maggioranza), ci siamo confrontati con esperti del settore i quali ci hanno consigliato di andare avanti su questa strada. Nelle prossime settimane non escludiamo di convocare un incontro pubblico per spiegare alla popolazione il project financing anche sotto l’aspetto prettamente tecnico”.