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  • Immobili: Palazzo di Città in gestione alla Minerva Group, ma la soluzione non soddisfa

    Il ‘Palazzo di Città’, struttura ricettiva situata nel cuore del centro storico, fino al 31 dicembre sarà gestita dalla società Minerva Group Srls – la stessa che ha il Caffè Letterario – e verserà nelle casse del Comune un corrispettivo di 200 euro al mese. La concessione alla ditta aggiudicatrice – si legge nella delibera di giunta di affidamento – prevede esclusivamente l’organizzazione di eventi quali convegni, buffet e presentazioni di libri. In sostanza una situazione tampone che non risolve la problematica, ovvero quella di una conduzione definitiva la quale porti a far funzionare l’immobile nato originariamente come ostello della gioventù.

    E quindi restano molti i punti interrogativi su cosa realmente si vuole fare dell’ex Pretura di Piazza Plebiscito riconvertita a centro di accoglienza ma di fatto non ‘sfruttata’ a dovere nonostante la vocazione turistica di Agnone. Al momento, sembra di capire, poco chiaro il disegno dell’amministrazione Saia sul futuro del Palazzo che tutti vorrebbero ma nessuno è intenzionato a gestire in maniera lungimirante affinché da catalizzare turisti e visitatori per i dodici mesi all’anno. Un vero peccato considerate le enormi potenzialità di un fabbricato storico munito di camere da letto, sale convegni, bar, cucina e spazi all’aperto e al chiuso da adibire a ristorante.

    Al tempo stesso, malgrado l’esigenza di un convitto per studenti, l’idea non entusiasma scuola e l’esecutivo di centrosinistra, che ad un progetto ad ampio respiro e pronto a rilanciare l’offerta dei tre istituti superiori, dove il calo delle iscrizioni è evidente, si preferisce navigare a vista. Insomma, ci si accontenta di poco contrariamente a mettere in campo strategie in termini di ricadute socio-economiche che una struttura del genere sarebbe in grado di offrire all’intera collettività. A questo punto la strada da seguire potrebbe essere di mettere in vendita l’immobile ad un prezzo accessibile. Ipotesi, quest’ultima, da non scartare, a patto ci sia la voglia di farlo. Ma in questo caso i dubbi riemergono in tutta la loro complessità. Intanto dal Comune promettono che a gennaio 2023 ci sarà una nuovo bando per l’affidamento del Palazzo.

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