Incidenti a caccia, per colpa della “braccata” rischiano tutti i cacciatori.
«Non so se davvero i cinghialai che praticano la braccata si rendano conto di ciò che sta accadendo, oppure se, pur rendendosene conto, non gliene freghi assolutamente niente».
Inizia così la riflessione dal titolo “La braccata ci ucciderà tutti?“, che è anche uno sfogo, del giornalista e noto cacciatore Marco Buzziolo in merito ai continui incidenti che si verificano a caccia e che stanno gettando in cattiva luce tutta l’attività venatoria. Una riflessione che è destinata ad alimentare polemiche intestine nel mondo venatorio.
«Agli occhi della gente comune, che fa di tutta l’erba un fascio, che esagera e non distingue tra le varie e diverse attività venatorie, la caccia sta diventando un qualcosa per cui al mattino uno parte di casa e bacia i figli, non sapendo se ci ritornerà sano e salvo» continua nella sua analisi il cacciatore, che poi punta l’indice su una particolare forma di caccia, la braccata appunto: 
«La braccata – signori miei – o cambia se stessa in modo da ridurre ai minimi termini i ferimenti e le vittime umane, oppure non passerà molto tempo prima che qualcuno decida provvedimenti drastici che andranno a detrimento non solo di quanti si dedicano a questa particolare attività venatoria, ma di tutte le forme di caccia messe assieme nel medesimo calderone».
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