Prosegue incessante l’attività di contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti posta in essere dalla Polizia di Stato della Questura di Campobasso. Nei giorni scorsi, personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile in una strada secondaria del capoluogo, ha proceduto al controllo di due giovanissimi, un uomo ed una donna, il primo originario di Campobasso la seconda di origini pugliesi. I due ragazzi erano intenti a percorrere a piedi e di gran fretta quel tratto di strada, in un orario a ridosso del limite previsto dalle restrizioni anti-covid.
Sottoposti a controllo, i due giovani sono risultati gravati da precedenti penali in materia di stupefacenti e non avendo dato motivazioni sufficienti circa la loro presenza a quell’ora in quella strada, gli agenti hanno proceduto ad uno più accurato controllo presso gli uffici della Questura sottoponendoli a perquisizione personale.
La ragazza sin dai primi istanti si è dimostrata insofferente al controllo ed in forte stato di agitazione manifestando i sintomi di un vero e proprio malore, tanto da spingere i poliziotti a richiedere l’intervento del 118. La giovane lamentava dolori lancinanti allo stomaco e soccorsa dagli operatori sanitari ha poi confessato di avere ingerito alla vista degli agenti di Polizia parte della sostanza stupefacente che aveva nascosto nella propria bocca . La stessa trasportata presso il locale ospedale è stata sottoposta alle cure del caso . Una volta dimessa è stata segnalata dagli agenti ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90 della legge sugli stupefacenti.
Questo è solo l’ultimo di episodi simili, che poteva tramutarsi in tragedia. Non di rado, infatti, gli spacciatori ed i consumatori di sostanza stupefacenti, per evitare ripercussioni penali, decidono di adottare quale metodo di elusione al controllo, quello di ingoiare la droga, senza prendere in considerazione le conseguenze a volte drammatiche che tale gesto può comportare.
Anche nella nostra regione, si è ormai diffusa tra i consumatori l’eroina cosiddetta “da strada”, tra queste spicca la “black tar” (catrame nero), eroina che ha un colore molto scuro e che contiene una sostanza denominata 6-monoacetilmorfina (6-MAM).
La 6-MAM è un prodotto liposolubile e come tale penetra facilmente la barriera emato-encefalica producendo quindi effetti molto più rapidi e violenti della normale eroina, tant’è vero che a dimostrazione della sua pericolosità, negli ultimi anni sono morti tanti giovanissimi per overdose, non a caso è stata denominata “droga killer”.
La Polizia di Stato di Campobasso, oltre alle normali attività di repressione del fenomeno, si fa promotrice anche di una intensa attività preventiva e di sensibilizzazione nei confronti della popolazione giovanile a non far uso di droghe e soprattutto a non compiere gesti come quello sopra descritto che, solo per fortuna, non ha avuto conseguenze tragiche.