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  • Lavori in corso sulla mulattiera, “grazie” al ponte Sente chiuso

    BELMONTE DEL SANNIO – «Qualcuno mi ucciderà di sicuro, ma meno male che hanno chiuso il ponte Sente altrimenti l’ex Istonia non l’avrebbero mai sistemata. Se non l’avessero abbandonata da anni quanti lavori oggi si sarebbero potuti evitare». A parlare in questi termini è una mamma di Belmonte del Sannio che dice quello che pensano in molti: se il ponte Sente non fosse stato chiuso per il pericolo crollo nessuno avrebbe messo mano alla mulattiera, cioè alla ex statale Istonia che collega Castiglione Messer Marino e Agnone passando sul territorio comunale di Belmonte. La strada è rimasta in effetti abbandonata da quindici-venti anni dalla Provincia di Isernia che ne ha la gestione. Una mulattiera, appunto, adatta al passaggio di greggi e mandrie, trattori e mezzi agricoli, ma difficilmente praticabile dai normali mezzi di locomozione. Poi l’emergenza ponte Sente, per certi versi indotta, e la necessità di deviare tutto il traffico veicolare da e per l’Alto Molise sulla “mulattiera”. Stop agli autobus, ovviamente, sin dall’inizio e via alla caccia di fondi per dare a quel percorso da rally una sistemata, solo per renderla meno pericolosa e transitabile un po’ da tutti senza la necessità di dover saltare in sella ad un asino per attraversarla. I soldi spuntano fuori, dopo paurosi ritardi e alla fine iniziano addirittura i lavori di messa in sicurezza. Per modo di dire messa in sicurezza, visto che al momento sono stati realizzati dei muretti al bordo della carreggiata in un paio di punti, è stato eliminato un passaggio in frana sul versante abruzzese ed è stata allargato il passaggio in frana in quota in territorio di Belmonte e in alcuni punti sono state installate delle barriere di protezione. Le frane resteranno così, perché i fondi stanziati sono assolutamente insufficienti. Al termine di questi interventi, poco più che palliativi, si procederà con l’asfalto e la mulattiera sarà pronta all’uso. Per il ponte invece bisognerà attendere ancora molto perché pare già siano sorte delle complicazioni.

    Francesco Bottone

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