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  • Macchine da davoro: nuove frontiere per il mercato dell’usato su TradeMachines

    Digitalizzazione delle imprese: nuove frontiere per il mercato dell’usato.

    In un periodo di prolungata crisi economica, che fatica ad allentare la propria morsa, molte sono le forme di commercio alternative che cominciano a svilupparsi. In particolar modo sul web, dove le possibilità di comparare i prezzi si fanno man mano più dinamiche e pensate su misura dell’utente.
    Non è un caso che proprio il mercato più redditizio sia quello dell’usato, con un fatturato che, aumentando di anno in anno, potrebbe indicare la via d’uscita da una situazione di stallo. trade
    Molte sono le piattaforme operanti nell‘e-commerce che spuntano sulla rete, sfruttando la scia di una seconda digitalizzazione che va radicandosi anche in settori che prima erano molto più legati al territorio e a store fisici. Un chiaro esempio è quello del settore agrario: tradizionalmente legato a concessionari per la reperibilità dei mezzi, sta oggi virando verso l’online shopping e il mercato dell’usato. Quella che sembrava una prerogativa del mondo della moda e dell’immobiliare, diventa ora una necessità di aree molto più vaste: il web riesce a rispondere alle richieste di un bacino di utenza sempre più ampio, con un volume di vendite che vive un lento ma costante incremento.
    L’Italia, ancora lontana dalle cifre di paesi quali Svezia o Germania, punta sempre di più sul mercato online, attirando l’attenzione di molte aziende straniere. La TradeMachines, azienda tedesca che recentemente ha aggiunto il belpaese ai suoi mercati, opera per l’appunto nel settore industriale-agrario, catalogando e listando tutte le aste per macchinari da lavoro messe in rete. L’azienda ha visto nell’Italia un potenziale enorme e non ha tardato a coprire un’area che sta accogliendo la digitalizzazione a braccia aperte, data la possibilità di reperire attrezzatura da lavoro a prezzi ribassati.TradeMachinesVisual_DE
    Questa corsa ad acquisti di seconda mano è sicuramente figlia dei tempi che stiamo vivendo. Non è un segreto che le imprese non possono investire come in passato, o per lo meno non troppo a cuor leggero. Sperando che la diffusione del web porti i benefici promessi, non si può che constatare un crescente interesse da parte degli investitori tanto in aziende online, quanto in compagnie che ristrutturano le proprie strategie per far fronte a questo nuovo mercato.
    Ci si augura che questa nuova attitudine mostri la via per sanare le falle aperte da una situazione economica non troppo brillante, ridando fiducia a chi volesse investire in un mercato che da troppo tempo fatica ad uscire da un’empasse.

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