Le numerose informative trasmesse alla Procura di Chieti dalla stazione di Villamagna a carico di un 60enne di Ripa Teatina, gli sono valse alla fine l’arresto per minaccia, stalking ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni, nei confronti della moglie.
La denuncia per maltrattamenti in famiglia era stata ritirata dalla donna, cosa che aveva dato la possibilità al marito di chiedere di scontare la pena in modo più leggero con la misura dell’affidamento in prova: ma il tribunale del riesame di L’Aquila, dopo aver letto la mole di atti a carico dell’uomo, non solo ha ritenuto che dovesse scontare i nove mesi di pena residua in detenzione domiciliare, ma ha disposto che invece di stare a casa con la moglie, li scontasse a casa del cognato.
A contribuire alla maggiore severità della pena, sono state le dichiarazioni dei tre figli della coppia, che hanno confermato l’indole prevaricatrice del padre.