• News
  • Maltrattamenti in famiglia, minaccia, furto: tunisino irregolare espulso dall’Italia

    La Questura di Campobasso ha provveduto all’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Bari – Palese di un cittadino di nazionalità tunisina, irregolare sul territorio nazionale.

    Il soggetto, condannato per reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia, furto e danneggiamento, si trovava ristretto presso il carcere del capoluogo.

    Durante il periodo di espiazione della pena, l’Ufficio di Sorveglianza territorialmente competente per la località in cui il soggetto era precedentemente detenuto, ne aveva disposto l’espulsione a titolo di misura alternativa alla detenzione. Tuttavia, tale misura non era stata eseguita all’epoca per la mancata identificazione dell’uomo da parte della competente Autorità Consolare, condizione necessaria per il rimpatrio.

    Per la gravità dei reati commessi, che offendono e mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica, nonché per la propensione a delinquere dimostrata,  il Prefetto di Campobasso, all’atto delle dimissioni dall’Istituto di pena, ha adottato nei confronti dello straniero un provvedimento di espulsione, per la cui esecuzione, il Questore ha disposto il suo trattenimento presso il C.P.R. di Bari, in attesa di accertamenti supplementari in ordine alla nazionalità dell’uomo ed all’acquisizione di un valido documento di viaggio.

    Grazie al lavoro sinergico dei poliziotti delle varie articolazioni della Questura coinvolte, è stato possibile effettuare l’accompagnamento nonostante la riluttanza del soggetto all’esecuzione della misura.

    Il lavoro condotto dall’Ufficio Immigrazione e dagli altri Uffici della Questura preposti al controllo del territorio ha perseguito la finalità principale di evitare il permanere in questo capoluogo di una persona connotata da evidenti segnali di pericolosità sociale.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento