La Provincia di Chieti ha presentato ieri esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla Sezione regionale della Corte dei Conti per denunciare la situazione dei tagli insostenibili che lo Stato ha imposto alle province nel corso degli ultimi tre anni “affinché vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e/o commissive”.
“Abbiamo accolto l’appello del Presidente UPI Achille Variati e siamo tra le prime province italiane a decidere di presentare l’esposto alla Procura – dichiara il Presidente Mario Pupillo– determinati dal fatto che il Governo non ha ancora iniziato a lavorare su un decreto ad hoc per gli enti locali chiesto a gran voce nell’ambito dell’Assemblea nazionale del 16 febbraio al cospetto dei parlamentari e che ci si attendeva per fine febbraio. Abbiamo bisogno con urgenza di un provvedimento che preveda le risorse necessarie ad erogare i servizi essenziali e alcune misure contabili per chiudere i bilanci di previsione entro la data di scadenza del 31 marzo prossimo, altrimenti dichiariamo il dissesto. La situazione è drammatica e siamo preoccupati, questo il senso della manifestazione cui ho preso parte insieme ai sindaci della mia provincia lo scorso 2 marzo a Roma.”
Nel testo dell’esposto si evidenzia la situazione particolare della provincia di Chieti che, tra l’altro, versa in predissesto finanziario dal 2011: “Appare evidente, come sia impossibile con questi prelievi da parte dello Stato (52,25% delle entrate proprie) assicurare una corretta manutenzione ordinaria dei circa 1.800 km di strade e i circa 244.000 mq di superficie scolastica di competenza presenti sul territorio provinciale. Inoltre, per quanto riguarda le spese per le funzioni fondamentali, per l’anno 2017 la situazione è resa ancora più critica dalla calamità naturale che si è abbattuta sul territorio nel mese di gennaio, con nevicate copiose che hanno comportato ingenti spese per lo spazzamento della neve e per i primi interventi di somma urgenza per la manutenzione della viabilità e dell’edilizia scolastica, cui dovranno seguire interventi urgenti di ripristino, per i quali tuttavia difettano ampiamente i fondi, pur essendo stata riconosciuta dallo Stato la situazione di calamità naturale. Resta che, con i prelievi da parte dello Stato sopra evidenziati e con la situazione di calamità naturale determinata dagli eventi meteorici dello scorso gennaio, all’attualità non si riesce neppure a quantificare il grave squilibrio di bilancio con il quale l’Ente si deve confrontare nel 2017”.
“Noi amministratori provinciali – conclude il Presidente Pupillo- per senso di responsabilità, stiamo facendo l’impossibile per garantire questi servizi essenziali per le nostre comunità, ben sapendo che la situazione di difficoltà amministrativa e finanziaria in cui versano i nostri enti ha pesanti conseguenze su noi stessi, sui dirigenti e sui funzionari responsabili, dal punto di vista della responsabilità amministrativa, erariale, civile e penale. E’ tempo che il Governo e il Parlamento si assumano le nostre stesse responsabilità nei confronti del Paese”.