Andrea Di Lucente sveste i panni da consigliere regionale, indossa quelli di presidente della squadra di calcio dell’Asd Polisportiva Vastogirardi, e, a testa bassa, attacca il sindaco del Comune, Luigi Rosato. La disputa del contendere è la mancata consegna dell’impianto da gioco, intitolato a “Filippo Di Tella”, che di fatto costringere la locale formazione, partecipante al campionato di quarta serie nazionale, a peregrinare per i vari rettangoli della regione. “I lavori al nostro impianto sono finiti, manca solo la consegna se il sindaco volesse farla” scrive su un manifesto fatto affiggere sulle cantonate del paese, Di Lucente, già primo cittadino di Vastogirardi. “Ma niente di ciò è accaduto – continua il presidente del club riferendosi a Rosato che alle scorse comunali ha sconfitto per tre voti Lucia Masciotra, espressione di Di Lucente –. Rosato non dà spiegazioni sui ritardi, non ci fa giocare nemmeno a porte chiuse e, nel frattempo, non vuol sentire parlare di convenzione tra le parti che noi firmeremmo subito, perché siamo aperti e disponibili alla mediazione”.
In questo contendere da rimarcare come il Vastogirardi è il più piccolo paese del girone F – se non di tutti i nove gironi della serie D – che affronta un torneo semiprofessionistico il quale garantisce ricadute in termini di immagine oltre che socio-economiche. A questo punto Di Lucente lancia accuse pesanti: “I dubbi che ci sia qualcos’altro sulla mancata consegna dell’impianto alla società, ormai vengono a tutti. Il sindaco – prosegue il numero uno della società gialloblu – non ha idea di cosa significhi fare calcio, soprattutto in serie D, non ha idea di costi, impegno, e quindi, di ritorno per il paese. Al tempo stesso non ha idea di quanto sta facendo male a Vastogirardi e alla sua economia. Ogni mese – sottolinea sul manifesto Di Lucente – verrebbero squadre di fuori regione con al seguito i tifosi che spenderebbero sul nostro territorio”.
Da circa due anni il Vastogirardi gioca le gare lontano dalla propria gente, handicap non di poco conto per una minuscola realtà calcistica catapultata in una dimensione interregionale. “La squadra non è di Andrea Di Lucente – scrive ancora il presidente rivolgendosi a Rosato – ma di Vastogirardi e dei suoi abitanti di cui il primo cittadino dovrebbe occuparsi ogni secondo. La squadra è un veicolo per promuovere il paese anche fuori i confini regionali, è un modo per rinsaldare il senso di appartenenza. Quando scendiamo in campo in regioni come l’Abruzzo, le Marche o l’Emilia Romagna, i nostri concittadini che vivono fuori si riempiono di orgoglio. Tutto ciò significa senso di identità che, signor sindaco, non potrai mai capire visto che sei avulso dal paese e non incontri i tuoi concittadini”. Infine Di Lucente conclude: “Se non vuoi venire incontro alle esigenze della Polisportiva Vastogirardi, almeno fallo per i ragazzi dell’Asd Villa San Michele che, con tanto entusiasmo, hanno iscritto la squadra al campionato di Seconda categoria regionale. Metti da parte ripicche politiche e dispetti puerili e, per una volta, fai il sindaco!” la stoccata finale di Di Lucente.
LA REPLICA di Luigi Rosato alle dichiarazioni di Di Lucente arriva a stretto giro di posta tramite facebook e parla di conclusione dei lavori all’impianto solo in data 19 ottobre. Solo da quel giorno – si legge sulla pagina fb del Comune – l’Amministrazione si è trovata nelle condizioni di poter concedere l’uso dell’impianto sportivo comunale. Querelle chiusa? Lo si saprà a partire da domenica prossima quando la squadra del Vastogirardi affronterà il Fiuggi. Un incontro, che sulla carta, dovrebbe disputarsi tra le mura amiche. Ovvero al “Filippo Di Tella”. Sindaco permettendo…