ISERNIA – Sottoscritti stamani, presso la Prefettura di Isernia, i protocolli d’intesa finalizzati al coinvolgimento dei cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale in attività di volontariato di utilità sociale.
La sigla delle due intese – l’una con la Provincia di Isernia, l’altra con il comune capoluogo e con i comuni di Agnone, Cantalupo nel Sannio, Frosolone, Pesche, Rocchetta al Volturno e Sant’Agapito, che hanno espresso la volontà di aderire all’iniziativa – sancisce l’avvio nel territorio isernino, analogamente a numerose realtà del nostro Paese, di un percorso di inclusione sociale in cui le Amministrazioni locali, con il coordinamento della Prefettura, sono chiamate a svolgere un ruolo di primo piano per favorire l’integrazione socio-economica e culturale dei migranti che, in tal modo, potranno migliorare la conoscenza delle comunità che li ospitano ed apportare un contributo attivo.
Il progetto è destinato ai cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale – o che siano in attesa della definizione del ricorso, in caso di impugnativa della decisione negativa della Commissione Territoriale – e alle persone inserite nel sistema Sprar, che abbiano sottoscritto il “patto di volontariato” allegato ai protocolli e aderito ad un’associazione di volontariato operante nel territorio provinciale. I sindaci dei comuni stipulanti (per il Comune di Agnone stamattina presente il vice-sindaco, Linda Marcovecchio, ndr), d’intesa con l’organizzazione alla quale il migrante aderisce, individueranno le attività di volontariato che potranno essere svolte dai cittadini stranieri, previa adeguata formazione. Artigianato e agricoltura i settori predominanti.
Per quanto riguarda la Provincia, nell’intesa siglata stamani è stato già indicato, quale settore prioritario, quello della viabilità provinciale, con riferimento alla manutenzione dei bordi, alla pulizia e allo sfalcio delle strade provinciali.
La supervisione della Prefettura sull’attuazione dei progetti consentirà di assicurare, all’interno delle strutture CAT e SPRAR, standard uniformi di accoglienza anche dal punto di vista dell’integrazione. A farsi carico della copertura assicurativa in caso di incidenti al lavoratore, la Regione Molise.
A. M.