ANSA) – ATRI (TERAMO), 29 NOV – Non è stata la meningite, né batterica né virale, a causare la morte dell’idraulico di 32 anni, L.D.E., deceduto sabato notte a Casoli di Atri al culmine di un violento attacco febbrile mentre era in casa. Lo ha accertato l’autopsia eseguita a Teramo dall’anatomopatologo Carmine Fortunato. Già l’esame macroscopico delle membrane encefaliche aveva fatto escludere l’ipotesi meningite.
L’approfondimento diagnostico dei test di laboratorio, attraverso esame microbiologico, non ha rilevato l’esistenza di batteri riconducibili al meningococco. Piuttosto è apparso in condizioni molto compromesse il cuore, colpito da un’infiammazione acuta. Per giungere all’esatta definizione di miocardite i medici attendono altre prove di laboratorio nei prossimi giorni. In base ai sintomi iniziali – febbre altissima e vomito – la Asl aveva fatto scattare in via precauzionale il piano di profilassi previsto, con la somministrazione delle dosi di antibiotico alla moglie del giovane e agli altri famigliari conviventi.
Morto per febbre alta in Abruzzo, esclusa meningite
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