ROMA – Con 14.774 presenze il sito archeologico di Pietrabbondante conferma di essere il posto più visitato in Molise. E’ quanto rivela una speciale classifica pubblicata dal Ministero dei Beni culturali che ha preso in esame il numero di visitatori e gli introiti di musei, monumenti e aree archeologiche nazionali per quanto concerne il 2016. Così si scopre che se il Molise arranca in termini complessivi di visitatori, l’area archeologica di Pietrabbondante fa il pieno. In regione al secondo posto si piazza l’area archeologica di Sepino con 13.407 ingressi. A seguire il museo archeologico di Sepino (2.764), il museo archeologico di Venafro (1.841), la città romana e l’anfiteatro di Larino (1.566), Palazzo Pistilli a Campobasso (1.131). A livello nazionale primo in assoluto con 7milioni 398mila 536 visitatori, il Pantheon di Roma.
“I dati del 2016 – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini – decretano un nuovo record per i musei italiani. I 44,5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali hanno portato incassi per oltre 172 milioni di euro, con un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2milioni di visitatori in più e a maggiori incassi per 18,5 milioni di euro. Queste risorse preziose torneranno interamente ai musei secondo un sistema che premia le migliori gestioni e al contempo garantisce le piccole realtà. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita per i musei statali – prosegue il Ministro – che da 38 milioni di biglietti nel 2013 sono passati a 44,5 milioni nel 2016: 6 milioni di visitatori in più in un triennio che rappresentano un incremento del 15% nel periodo considerato e hanno portato a un aumento degli incassi pari a 45 milioni. Una crescita nella quale il Sud gioca un ruolo importante, con la Campania anche nel 2016 stabilmente al secondo posto nella classifica delle regioni con maggior numero di visitatori grazie agli oltre 8 milioni di ingressi registrati, un aumento del 14,2% sul 2015. La parte del leone – nota ancora il Ministro – la gioca senza dubbio il nostro patrimonio archeologico, se si considera che solo fra Colosseo, Foro Romano, Palatino. Museo Archeologico di Napoli, parco archeologico di Paestum e Scavi di Pompei nell’anno appena trascorso sono stati emessi circa 11 milioni di biglietti. Ma anche i musei hanno un ruolo importante, dal momento che circa la metà degli ingressi è concentrata nei musei autonomi”.