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  • Naturetrek “compra” un pezzo dell’Alto Molise, il colosso britannico mette le mani su cinquanta ettari di bosco

    Un’altra riserva naturale in Alto Molise, confinante con quella Mab di Collemeluccio, ma questa volta non statale o regionale, bensì privata, comunque in grado di innescare, almeno potenzialmente, un virtuoso giro di affari legato al turismo naturalistico, settore tra l’altro in forte espansione. Ne dà notizia l’associazione per lo studio, la tutela, la valorizzazione e la promozione dell’Alto Molise denominata “Intramontes” di Pescolanciano. E la notizia, appunto, è questa: Naturetrek Wildlife Holidays, noto tour operator con base nello Hampshire, Regno Unito, e con quasi quaranta anni di esperienza nel settore del turismo naturalistico in tutto il mondo, ha acquistato a dicembre scorso un’area di quasi cinquanta ettari nel Comune di Pescolanciano, confinante con la riserva Mab di Collemeluccio e il tratturo Celano-Foggia, con l’obiettivo di creare una riserva naturale privata.

    Tom Mills, direttore di “Naturetrek Wildlife Holidays”, nonché figlio dei fondatori David e Maryenne Mills, attraverso un accordo di custodia, ha affidato il terreno alle associazioni Salviamo l’Orso e Intramontes, con lo scopo di «effettuare monitoraggio e conservazione ambientale, sperimentare modalità di gestione innovative e sviluppare piccola imprenditorialità». Insomma, gli ingredienti del progetto sono essenzialmente questi: l’ambiente e la biodiversità dell’Alto Molise e i soldi e la competenza nel settore del turismo natura di un investitore privato. Non si tratta, tuttavia, soltanto di un investimento privato appunto, perché ci saranno intuibili risvolti positivi anche per il territorio dell’Alto Molise.

    «Non solo tutela dell’ambiente. – spiegano dall’associazione Intramontes – La riserva può, infatti, diventare un punto di riferimento per il turismo lento e consapevole, grazie anche all’antico casolare presente all’ingresso della riserva, che potrà essere riqualificato come centro operativo e potrà offrire strutture ricettive e di aggregazione, promuovendo un contatto autentico con la natura». «Il tutto senza mai perdere di vista la tutela della biodiversità, – assicurano da Intramontes – cuore pulsante della riserva, obiettivo che intendiamo raggiungere e mantenere nel tempo realizzando nell’area un polo di educazione ambientale e formazione, organizzando attività didattiche e divulgative, facendo della riserva un laboratorio a cielo aperto per la ricerca scientifica. In questo modo intendiamo coniugare la conservazione della natura con lo sviluppo sostenibile del territorio, offrendo anche nuove opportunità per le comunità locali».

    Questa esperienza rappresenta un modello innovativo per la conservazione in Italia, infatti la partnership tra Naturetrek e le associazioni locali «dimostra il valore della collaborazione per la gestione efficace delle aree naturali». «Il successo di questo modello potrebbe ispirare analoghe iniziative in altre aree d’Italia, – chiudono, incrociando le dita, da Intramontes – favorendo la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del territorio».

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