Lo svolgimento della Ndocciata legato ai casi Covid. Se la situazione dovesse restare quella attuale, si va verso il ritorno del rito più imponente al mondo. Ad oggi, infatti, in alto Molise la pandemia appare essere sotto controllo e, a parte qualche sporadico episodio, non si registrano fatti particolarmente rilevanti. Merito soprattutto della campagna vaccinale e delle ulteriori azioni messe in campo dagli organi preposti. Così, scontato che non bisogna abbassare la guardia, tornare alla normalità è la parola d’ordine che include anche l’organizzazione di eventi di una certa portata. Insomma, la manifestazione oltre all’obbligo di green pass e mascherina potrà subire restrizioni in fatto di presenze.
Se nelle ultime edizioni si è toccato il tetto delle 20.000 persone, oggi il numero potrebbe essere chiaramente rivisto.
A tal proposito si lavora affinché tutto possa concretizzarsi. L’appuntamento clou è quello dell’8 dicembre, una data che vuole fungere da spartiacque tra il recente passato e l’inizio di un nuovo percorso fatto di spensieratezza e convivialità senza tralasciare l’esaltazione di antiche tradizioni.
Nel fine settimana scorso ad Agnone si è riunita la Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che ha visto la partecipazione del sindaco Daniele Saia in qualità di presidente, il vice comandate provinciale dei Vigili del Fuoco, l’ingegner Luca Zotti, la dottoressa Giuliana Di Lullo per il Dipartimento di prevenzione Asrem, l’ingegner Giancarlo Porfilio quale esperto in acustica, il comandante della Polizia municipale, Umberto Guerrizio, nonché il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Nicola Cerimele.
Dopo attente verifiche, la commissione ha dato il primo sì allo svolgimento della manifestazione seppur con doverose e rigide prescrizioni. Tuttavia per la definitiva autorizzazione si attende il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si riunirà a metà settimana alla presenza del prefetto di Isernia e dei comandanti delle forze dell’ordine (Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili del fuoco). L’ultimo responso è atteso con ansia dai numerosi titolari di attività produttive e strutture ricettive che nel frattempo tengono con il fiato sospeso i tanti turisti vogliosi di arrivare nell’Atene del Sannio per partecipare ad un evento unico nel suo genere.
Tra le altre cose, inutile ribadirlo, la Ndocciata rappresenta un veicolo economico non indifferente pronto a ridare nuovo ossigeno alle tante attività commerciali presenti sul territorio e che più di tutte hanno sofferto l’emergenza sanitaria. Intanto innumerevoli le richieste di prenotazioni pervenute in questi giorni da varie regioni, da Nord a Sud, isole comprese.
Ed ancora immaginabile lo stato di trepidazione vissuto dai portatori delle cinque contrade che, dopo un anno di stop, non vedono il momento di tornare a sfilare lungo il corso principale di Agnone in una di quelle notti che definire magiche è poca cosa. Nella patria delle campane si incrociano le dita consapevoli che la luce delle ndocce possa portare nuova speranza e un futuro migliore.