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  • “I nostri giovani non hanno voglia di lavorare, scelgo i migranti”

    AGNONE – E’ una di quelle storie di integrazione andata a buon fine. Sorride Osumane Konate, 27 anni, cittadino della Costa d’Avorio, che da due mesi ha trovato un lavoro. Ad offrirglielo una ditta artigiana di Castiglione Messer Marino specializzata in intonaci e stuccature per abitazioni. Il guadagno delle giornate lavorative Osumane lo spedisce, per buona parte, in Africa dove vive il suo fratellino minore, Uma di 11 anni. E’ Osumane che adesso, seppur lontano migliaia di chilometri, deve curarsi del bambino dopo la perdita di entrambi i genitori. Classica storia da clandestino quella del 27enne di Daloa arrivato sulle coste di Lampedusa tre anni fa.

    Dopodiché il trasferimento nel centro Cat (ex ristorante – hotel Sammartino) di Agnone dove impara l’italiano e nel frattempo si ambienta al nuovo stile di vita. Bivaccare lungo le strade della cittadina non gli va, e allora ecco che appena Marco Fangio, titolare dell’omonima ditta, nonché discendete del grande pilota di Formula Uno, Manuel, originario Castiglione Messer Marino, gli propone la possibilità di un lavoro, accetta senza nessuna remora. Felice come se avesse toccato il cielo con un dito.

    “Scelta migliore non potevo fare – afferma oggi Marco Fangio – Osumane è un ragazzo straordinario con tanta voglia di apprendere, gentile, educato che non si tira mai indietro. Una cosa però ci tengo a dirvela e spero la riportiate. Prima di scegliere Osumane ho cercato ragazzi italiani. Una ricerca fatta a tappeto a Castiglione Messer Marino, Belmonte del Sannio e Agnone. Ho contattato diversi persone alle quali chiedevo se conoscessero ragazzi svegli con la voglia di apprendere un mestiere che ormai nessuno vuol più fare, quello di intonacatore, ma che ha reso i castiglionesi famosi su tutto il territorio. Sapete come è andata a finire? Non ho ricevuto alcuna risposta. E poi dicono che in Italia non c’è lavoro!” sottolinea ancora Fangio mentre con il resto della sua squadra di operai sta ultimando una abitazione nel centro storico di Agnone. “La verità credo sia un’altra – riprende l’artigiano abruzzese – è che oggi i nostri ragazzi  non vogliono sporcarsi le mani per guadagnarsi da vivere. E allora ecco Osumane, lo vedete no? Sorride sempre e ha fame di vivere, di apprendere, di capire come funziona il nostro mondo”.

    PROGETTO SPRAR – Tredici attestati per camerieri consegnati ad altrettanti ragazzi appartenenti al progetto Sprar di Agnone. La cerimonia si è tenuta ieri l’altro nella sala giunta del Comune altomolisano alla presenza del sindaco Lorenzo Marcovecchio, dell’assessore alle Politiche giovanili, Annalisa Melloni e del referente del progetto, Saverio La Gamba. Dopo un corso durato due settimane l’attestato è stato consegnato dalla Humanform di Pescara. Oltre l’attestato da cameriere, i ragazzi hanno conseguito anche la certificazione della Haccp sulla sicurezza alimentare rilasciata da FederimpresaItalia e dalla Confcomemrcio.

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