‘Thank you, thank you’. Sono state le prime parole di Barack Obama a Papa Francesco. Poco prima di iniziare il colloquio Francesco si è rivolto al presidente Usa dicendogli in inglese: ‘Benvenuto, signor Presidente’.
Obama nel cortile di San Damaso è stato ricevuto da monsignor Georg Gaenswein che gli ha stretto la mano. In Vaticano c’è anche il segretario di Stato Usa, John Kerry.
Qualche protesta prima dell’arrivo in Vaticano – L’arrivo del presidente americano Barack Obama in Vaticano è stato preceduto da qualche contestazione in Via della Conciliazione che però non ha avuto ripercussioni sulla visita dell’inquilino della Casa Bianca. Un italiano è stato fermato dalla polizia durante un sit-in non autorizzato in favore della liberazione dell’attivista statunitense per i diritti dei nativi americani Leonard Peltier, in carcere dal 1977 con la condanna a due ergastoli per l’omicidio di due agenti dell’Fbi, nonostante dubbi sulla sua colpevolezza. Sempre nei dintorni di via della Conciliazione ha sfilato un altro mini corteo ambientalista che chiedeva al presidente Obama di schierarsi contro la costruzione dell’oleodotto di Keystone tra il Canada e Miami.
Dopo la visita con il Papa, Obama salirà al Quirinale alle 12.00 per il colloquio, seguito da una colazione, con il presidente Giorgio Napolitano. Quindi si sposterà a Villa Madama per incontrare il premier Matteo Renzi. Infine, con la guida di un archeologo, la visita al Colosseo alle 17.00.
Il Papa ci sfida sui poveri, suo pensiero prezioso – “Il Papa ci sfida. Ci implora di ricordarci dei poveri. Ci invita a fermarci a riflettere sulla dignità dell’uomo. Arrivo a Roma per ascoltarlo: il suo pensiero è prezioso per capire come possiamo vincere la sfida contro la povertà estrema e per limitare le sperequazioni”. Così Obama in un’intervista al Corriere della Sera anticipata dal Corriere.it. Obama ha promesso un forte impegno americano per l’Expo di Milano.