(ANSA) – SULMONA (L’AQUILA), 10 APR – Il ‘fatto non costituisce reato’: con questa formula il giudice del Tribunale di Sulmona, Marco Billi, ha assolto Antonio Centofanti, 65 anni, rinviato a giudizio per avere ucciso a colpi di fucile – per sua stessa ammissione – un orso marsicano, ritrovato morto su una pista ciclabile a Pettorano sul Gizio, nell’Aquilano, nel settembre 2014. Il pubblico ministero, Tiziana Pinterpe, aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato. Accogliendo la tesi della difesa e la richiesta del Pm il giudice Billi ha pronunciato sentenza di assoluzione, ritenendo che il colpo mortale esploso contro l’orso sia partito accidentalmente dal fucile dell’imputato, mentre lo stesso stava cadendo a terra dopo essersi ferito a una gamba. Tanto è vero che la mattina dopo Antonio Centofanti fu medicato per quella caduta dai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona.
Orso ucciso da fucilata, assolto imputato: il fatto «non costituisce reato», colpo partito accidentalmente
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