«I lavoratori non meritano questo trattamento visto che pagano in modo regolare e puntuale l’abbonamento. È arrivato il momento che tutti gli amministratori locali dei Comuni coinvolti nella tratta Carovilli – Val di Sangro, gli organi di controllo, dalla Regione, al Prefetto, all’assessore ai trasporti, facciano fronte alle innumerevoli segnalazioni che ricevono da anni, anche perché non è una buona pubblicità a livello occupazionale che i nostri lavoratori arrivino più volte tardi a lavoro». Inizia così la lettera di Aurelio Palomba, firmata “supervisore Sevel”, inviata alla nostra redazione dopo la denuncia dell’ennesimo guasto plurimo che ha causato problemi e disagi ai pendolari che dall’Alto Molise ogni giorno si recano, o meglio tentano di farlo, presso le aziende della Val di Sangro a bordo dei mezzi pubblici.
Nei giorni scorsi, lo ha reso noto il sindacalista agnonese Emanuele Cimone, l’autobus di linea è andato fuori uso e successivamente ha avuto un guasto anche quello sostitutivo, una sorta di “barzelletta” che ha riacceso il tema della sicurezza nel trasporto pubblico regionale. «In merito al disastro segnalato da Emanuele Cimone, cioè ai continui incidenti ai mezzi della Sati che conducono i lavoratori presso le aziende della Val di Sangro dovuti ad parco mezzi eccessivamente vetusto, -continua nella sua missiva Aurelio Palomba – è sicuramente anche colpa della Regione Molise, una delle poche Regioni in Italia che non prevede fondi e contributi per rinnovare i mezzi per il trasporto pubblico regionale. Episodi e disagi che di fatto danneggiano i lavoratori nel loro rapporto con le aziende in un momento vitale e delicato per la crisi economica dovuta alla pandemia, che mette quindi a rischio il loro posto di lavoro soprattutto per i lavoratori con rapporti interinali e a tempo determinato». Ecco dunque l’appello ai sindaci di zona, dell’Alto Molise, perché sollecitino le istituzioni affinché «risolvano una volta per tutte questo problema rinnovando, come previsto, il parco autobus con estrema urgenza, anche perché il Governo Nazionale per il Covid ha stanziato per il trasporto pubblico locale già da un anno fondi appositi per nuovi autobus».