Diversi gli incendi che, di recente, hanno interessato il territorio di Atessa e devastato intere zone della Val di Sangro. Allo scopo di tutelare il territorio, di evitare ulteriori «gravi danni ambientali ed economici» e di prevenire il rischio di roghi, il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ha emanato un’apposita ordinanza.
Nel provvedimento si spiega che «nel territorio comunale esistono numerosi terreni, aree e spazi di proprietà privata in stato di abbandono o verso i quali i proprietari omettono di effettuare i necessari interventi di manutenzione e pulizia con la conseguente crescita incontrollata di erba incolta e vegetazione spontanea o anche di siepi e rami che si protendono oltre il limite di proprietà, occultando o rendendo poco visibile la segnaletica stradale, la pubblica illuminazione o restringendo la carreggiata e la fruibilità dei marciapiedi»; che ci sono «lotti inedificati e giardini lasciati nel completo abbandono, anche ricettacolo di serpenti, ratti e rifiuti, che di fatto costituiscono anche pericolo di innesco di incendi».
«Le condizioni climatiche di questa stagione estiva, spesso accompagnate da fortissimi venti di scirocco, – viene fatto presente – inducono all’adozione di provvedimenti che vietino tutte le attività potenzialmente fonte di innesco di incendi». Quindi, considerato il grave pericolo esistente, via alla pulizia, obbligatoria, di aree in stato di degrado. Stop, fino al prossimo 30 settembre, all’«abbruciamento di stoppie, sfalci e sterpaglie» e all’accensione di fuochi in genere e di barbecue all’aperto, all’uso di apparecchi a fiamma e di motori, fornelli o inceneritori che producano faville o brace. Vietato gettare dai veicoli in movimento mozziconi di sigaretta, così come disposto dall’articolo 15 del Codice della Strada.
Per i trasgressori «che non diano attuazione, agli obblighi riportati» può essere applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro. Nel caso Gdi mancato sfalcio e diserbo di aree incolte interessanti fronti stradali di pubblico transito», sarà elevata una sanzione da 173 a 694 euro. Nell’ordinanza, stando a quanto suggerito da ministero e Prefettura di Chieti, si fa anche divieto di utilizzo ed accensione di fuochi artificiali fino alla fine di settembre. Alla Polizia municipale è stato affidato il compito di far rispettare e osservare l’ordinanza.