Da Giancarlo Ciolfi, consigliere di minoranza al Comune di Capracotta riceviamo e pubblichiamo.
“Passata è la tempesta…ma non odo capracottesi far festa!”. Credo che mi verrà perdonata questa citazione rivisitata del grande Leopardi, dato che purtroppo è la sintesi in versi dello stato d’animo degli abitanti della vetta degli Appennini. Dopo due giorni intensi, infatti, la nevicata e la bufera hanno lasciato spazio al sole che da venerdì pomeriggio è tornato a splendere, facendo da cornice a un paesaggio fiabesco. Peccato, però, che oltre alle splendide foto di squarci incantati che invitano l’osservatore a immergersi in così tanto splendore, ce ne sarebbero tante altre da postare sui social network che griderebbero alla vergogna più totale! A distanza di tre giorni dall’ultimo fiocco di neve e dall’ultimo spiffero di vento, infatti, la situazione della viabilità di accesso e interna al paese è pessima e gli impianti sciistici sono ancora inesorabilmente chiusi…e la stagione invernale è solo agli inizi!
Il neo eletto Presidente della Provincia di Isernia Lorenzo Coia (chi ben comincia è a metà dell’opera!) ha dichiarato sugli organi di stampa che “…La prova generale del piano neve ha retto…”, nonostante due turbine in riparazione (serviranno forse quest’estate?). È evidente che lo stesso Presidente non ha neanche azzardato a farsi un giro dalle nostre parti; sulle strade di sua competenza, infatti, per raggiungere Capracotta ad oggi si circola ancora a senso unico alternato su mezza carreggiata, giusto lo spazio per un solo veicolo.
Addirittura peggiore la viabilità interna al paese, dove la circolazione di mezzi e di pedoni è praticamente impossibile! Il fondo stradale, infatti, è completamente ricoperto da una spessa coltre di neve e di ghiaccio, pericolosissimo per l’incolumità delle persone.
E purtroppo non finisce qui visto che la stagione sciistica è ancora ferma al palo. Prato Gentile, infatti, è inaccessibile agli appassionati dello sci di fondo, che hanno dovuto continuare a riporre tuta e sci, trascorrendo il weekend di sole probabilmente in ciabatte e pigiama. Lo stesso hanno dovuto fare gli amanti dello sci alpino, visto che Funivie Molise non ha aperto gli impianti di risalita e addirittura non ha ancora neppure completato i collaudi necessari per riavviarli.
Pensate, quindi, che pendolari, operatori economici e semplici cittadini di Capracotta possano essere contenti dopo la tempesta? Devono iniziare a pensare seriamente alla “transumanza umana” nei lunghissimi periodi invernali? Che speranza di sopravvivenza viene data loro dalle Istituzioni che non sono in grado di garantire neanche i servizi minimi essenziali? Accanto alle foto di nevicate record e di paesaggi incantati, mettiamoci anche questa…sperando di poterla strappare al più presto!».