AGNONE. “Ad oggi la strada della magistratura è l’unica da perseguire per far valere il diritto alla salute”.
Lo ha detto il sindaco di Roccavivara, Domenico Di Lisa in un incontro tenuto ad Agnone dove si discuteva del futuro del Caracciolo, unico presidio ospedaliero presente in zona, e sulle proposte da portare in IV commissione Sanità.
“Davanti al fallimento della conferenza dei sindaci dell’Asrem che non riesce a riunirsi da quattro anni per mancanza del numero legale, davanti ad una medicina territoriale inesistente che abbatterebbe i costi della spesa pubblica, davanti a una Regione che predilige il privato penalizzando il pubblico, non ci resta che ricorrere al Tar Molise”.
Un invito subito raccolto dal sindaco Michele Carosella (nella foto) che domani sarà presente in IV commissione per portare le ragioni di un’area che non può essere considerata alla stregua di altre più sviluppate. Carosella, tra l’altro, ha ribadito che l’argomento “ricorso al Tar” era già emerso in un recente incontro (9 giugno scorso, ndr) tenuto nella sala giunta del Comune di Agnone alla presenza di numerosi addetti ai lavori, associazioni e cittadini.
Insomma, da quanto evinto, se la Regione Molise non farà un passo indietro e riconoscerà all’ospedale Caracciolo lo status di presidio di area disagiata (come già fatto in passato con il piano Basso), l’amministrazione comunale di Agnone, tramite i legali Franco Cianci e Simone Dal Pozzo ricorrerà al Tar Molise.