Numerosi saranno i giornalisti di prestigiose testate nazionali ed internazionali che percorreranno, questo week-end, le tappe della Corsa Rosa. Una fitta agenda di escursioni, visite culturali e incontri istituzionali per conoscere le meraviglie della “Costa dei Trabocchi” e dei luoghi che interesseranno le tappe del 106° Giro d’Italia. I corrispondenti del Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, La Presse, Rai 3 – Agorà, Bell’Italia, El Mundo, Telegraaf ed altri, avranno modo di esplorare la zona litoranea del Chietino da dove partirà il Giro d’Italia 2023 il prossimo 6 maggio. E l’occasione sportiva e mediatica fa accendere una lampadina ai tanti imprenditori dell’Alto Molise e del confinante Alto Vastese penalizzati, nei propri affari e nella fruizione del diritto d’impresa, dalla perdurante chiusura del ponte “Longo”, quello sul fiume Sente.
«L’unica chance per far riaprire il viadotto, chiuso ormai da cinque anni, è farci passare il Giro d’Italia» commentano, forse provocatoriamente, alcuni imprenditori di zona. L’idea è venuta loro nei giorni scorsi, quando lungo la costa del Chietino cìè stata l’accoglienza dei giornalisti da parte del “GAL Costa dei Trabocchi” accompagnati dal Governatore d’Abruzzo, Marco Marsilio, e dagli amministratori del comprensorio. I politici sono stati impegnati in una pedalata lungo la suggestiva ciclabile da Fossacesia Marina a Ortona, passando per Rocca San Giovanni, con le bici fornite dal Comitato Regionale Federazione Ciclismo Italiano.
«Vengano a pedalare in Alto Molise e in Alto Vastese, – continuano provocatoriamente gli imprenditori di zona – magari lungo il tracciato in quota della ex statale Istonia, ribattezzata a ragion veduta “mulattiera”. Il tracciato che da Castiglione Messer Marino conduce fino alle porte di Agnone, in località Secolare, passando sul territorio comunale di Belmonte del Sannio, si presta al passaggio del Giro d’Italia, piena di curve e tornanti, al netto però delle buche su quel che resta del manto di asfalto, quasi priva di segnaletica orizzontale e con più di qualche tratto in frana».
Insomma, visto che il Giro d’Italia porta soldi sul territorio e lavori di adeguamento viario per permettere ai ciclisti di percorrere le varie tappe in sicurezza, e soprattutto considerato che l’evento sportivo attrae centinaia di giornalisti da tutto il mondo, sarebbe davvero una ghiotta occasione per dare la giusta visibilità mediatica alla tragicomica situazione del ponte Sente, chiuso da cinque anni per il famoso «imminente rischio crollo» che per fortuna e alla faccia delle prescrizioni dei tecnici non si è mai verificato, nemmeno dopo la recente scossa di terremoto con epicentro a Montagano. Ma come si fa, tecnicamente, per “trascinare” il Giro d’Italia in Alto Molise-Vastese? Quello sarebbe compito della politica, ma anche gli amministratori, a quanto pare, preferiscono pedalare al largo.
Francesco Bottone