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  • Poste italiane, a Campobasso il primo sportello per audiolesi

    È operativo presso l’ufficio postale centrale di via Francesco Pietrunto a Campobasso, il primo sportello dedicato alle persone con disabilità uditiva in Molise.

    L’iniziativa è inserita nell’ambito di un progetto sperimentale che prevede l’utilizzo di personale in grado di esprimersi nella Lingua Italiana dei Segni sia per le attività di sportello, come il pagamento dei bollettini e l’invio di corrispondenza e pacchi, sia per quelle della sala di consulenza presso le quali è possibile ricevere informazioni per i prodotti finanziari, assicurativi e di investimento.

    Cartelli di avviso collocati all’ingresso e all’interno dell’ufficio postale informano la clientela del nuovo servizio e indicano dove è predisposta e operativa la postazione dedicata. L’accesso allo sportello è facilitato e gestito con criteri di priorità: non c’è pertanto necessità di prendere il “numeretto” e si viene serviti a richiesta, immediatamente all’arrivo o in ogni caso subito dopo l’operazione eventualmente in corso.

    A disposizione della clientela non udente di Campobasso c’è la signora Antonietta D’Amore. Cinquantasette anni, Antonietta lavora in Poste Italiane dal 1982, quando fu assunta nella segreteria della direzione provinciale. Nell’ufficio postale di via Pietrunto è in servizio dal 1996 e in questi anni si occupata principalmente di servizi postali. Da quando aveva 18 anni è iscritta alla sezione di Campobasso dell’Ente Nazionale Sordi.

    Ho appreso il linguaggio dei segni e labiale all’Istituto Gualandi di Bologna – racconta Antonietta –. Quella esperienza formativa mi ha consentito di sentirmi una persona integrata e realizzata sia nella mia vita personale sia professionalmente. Sono molto soddisfatta anche di essere stata scelta per questa iniziativa ed è un vero piacere mettermi al servizio delle persone che hanno bisogno di un interlocutore che comprenda e parli questa diversa forma di linguaggio. L’unica piccola richiesta che rivolgo alla clientela che ancora non mi conosce, è quella di abbassare la mascherina per consentirmi di leggere il labiale, interpretare le espressioni del viso e comprendere appieno le richieste. Le protezioni in plexiglass che l’Azienda ha predisposto in tutti gli uffici, consentono naturalmente di praticare in sicurezza questa piccola eccezione alle regole e alle disposizioni messe in atto in questo particolare periodo di emergenza”.

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