“Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle ha portato tutte le altre forze politiche a confrontarsi sul tema del precariato in sanità, fornendo ai lavoratori autonomi l’unica prospettiva concreta di futuro. Con la mozione approvata ieri all’unanimità in Consiglio regionale, ad esempio, impegniamo il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, a rinnovare o prorogare fino al dicembre 2023 i contratti dei lavoratori precari assunti a marzo 2021, in modo da garantir loro un’anzianità di 36 mesi e meccanismi premiali per i futuri concorsi. Parliamo di donne e uomini che, nel periodo più buio della pandemia, hanno garantito cure a migliaia di molisani; lavoratori assunti con semplici incarichi libero-professionali e che, per questo, sono rimasti esclusi dalle stabilizzazioni decise con legge nazionale”.
Dopo le elezioni politiche, riprende l’impegno dei portavoce del M5S in Consiglio regionale dove alla prima riunione utile hanno portato in aula, come promesso, una mozione per la stabilizzazione dei precari della Sanità molisana. L’atto è stato votato all’unanimità. In aula presente anche una nutrita delegazione di precari.
Intanto, durante i lavori di ieri, Greco, Nola, Primiani, Manzo, Fontana e De Chirico hanno chiesto al direttore Asrem di “indire nuovi bandi dedicati ai precari, di stabilizzarli tramite legge Madia ove sussistano i presupposti, o di individuare altri percorsi di stabilità. Allo stesso tempo abbiamo impegnato il presidente della Regione, Donato Toma, a promuovere in Conferenza Stato-Regioni e ovunque, la proroga dei termini previsti dalla legge nazionale con scadenza al 30 giugno 2022 almeno al 31 dicembre 2022. Infine un’altra strada, per quanto difficile da percorrere: equiparare il periodo di lavoro effettuato con partita iva al rapporto di lavoro subordinato ai fini del calcolo dell’anzianità di servizio. Per il MoVimento 5 Stelle questo ventaglio di soluzioni rappresenta il modo più serio per rispettare l’impegno e la professionalità dei lavoratori, ma anche per riparare ai danni fatti dagli organi decisionali dell’Azienda sanitaria e del commissario-presidente che troppo poco ha fatto su questa vicenda. Ora sono proprio Florenzano e Toma – hanno terminato i sei portavoce – a dover compiere i passi successivi e tramutare queste soluzioni in atti concreti. Come prevede il Piano assunzionale dell’Asrem, il sistema sanitario regionale ha bisogno di circa 400 unità tra medici e infermieri, mentre ci sono decine di lavoratori ancora precari nonostante anni di servizio. Stabilizzarli vuol dire fare il bene dell’intero Molise e dare certezze a tante famiglie”.
Sempre ieri in Consiglio regionale approvata all’unanimità una mozione presentata dalla consigliera di Fdi, Aida Romagnuolo sulla riapertura a tempo pieno del laboratorio Analisi dell’ospedale San Francesco Caracciolo.