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  • Profughi: boom di domande di asilo in Italia, + 47 per cento

    E’ ancora scontro tra Italia e Austria sui migranti, ma sono ancora parcheggiati in caserma blindati austriaci. Il premier estone invita gli Stati Ue ad agire insieme.
    Intanto ieri la Commissione europea ha varato un nuovo piano di azione. Il ministro Minniti, che stasera riferirà al Senato e domani sarà al vertice europeo di Tallinn, chiede un incontro urgente in sede europea per rivedere Triton. Intanto è boom di domande di asilo in Italia.

    Easo, 123mila domande asilo Italia, +47% – L’Italia ha ricevuto quasi 123mila domande d’asilo nel 2016, pari a un aumento del +47% rispetto al 2015. Le 122.960 richieste sono pari al 9,5% del totale Ue. La maggior parte dei richiedenti asilo in Italia sono i nigeriani (22%). E’ quanto emerge dai dati del rapporto annuale dell’Easo, l’Agenzia Ue per l’asilo. La Germania si conferma record con 745.155 domande, pari a un aumento del 58% rispetto all’anno precedente e al 58% delle domande d’asilo complessive nell’Ue.
    Le domande di asilo nell’Ue nel 2016 sono state quasi 1,3 milioni, pari a un calo del 7% rispetto al 2015 quando erano state vicine a 1,4 milioni. I principali Paesi che hanno ricevuto le richieste da parte dei migranti sono stati la Germania, l’Italia, la Francia, la Grecia e l’Austria, mentre le nazionalità che più hanno fatto domanda di asilo sono i siriani, gli afghani, gli iracheni, i pachistani e i nigeriani.
    La rotta del Mediterraneo centrale ha registrato nel 2016 “un numero record di migranti”, soprattutto dall’Africa subsahariana, occidentale e dal Corno d’Africa, che “sono stati individuati mentre passavano illegalmente la frontiera”. Si tratta di 181.459 migranti, un aumento del 18% rispetto al 2015. Emerge dal rapporto annuale dell’Easo. “Questo ha reso il Mediterraneo centrale la principale rotta d’accesso per i migranti africani verso l’Ue, con l’Italia come il principale punto d’ingresso”.

    Premier estone, Stati Ue agiscano insieme – La crisi migratoria “è la sfida più urgente da affrontare, una sfida che non vediamo da decenni: abbiamo il dovere di assistere in Europa i migranti e aiutarli in questa tragedia”. E’ quanto afferma il premier estone Juri Ratas presentando davanti al Parlamento europeo le priorità della presidenza di turno del Consiglio. “Nessuno Stato membro – afferma Ratas – può risolvere la crisi da solo, possiamo rendere l’Europa sicura se agiamo insieme”. Domani il tema è sul tavolo del vertice informale dei ministri dell’Interno a Tallinn.

    Ancora parcheggiati in caserma blindati austriaci – Rimangono per ora parcheggiati in una caserma di Kranebitten, località aeroportuale a ridosso del capoluogo della regione del Tirolo Innsbruck, i quattro mezzi corazzati che il Ministero della difesa austriaco ha dislocato nella previsione di eventuali interventi di controllo dei migranti al valico del Brennero. “Si tratta di farsi trovare pronti”, dice il ministro degli esteri Sebastian Kurz. Come scrive quest’oggi la stampa austriaca, è probabile che un’eventuale decisione operativa non sarà presa prima di giovedì, quando, secondo i media, a Roma è previsto un intervento del ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka sul tema dell’immigrazione. La situazione dei transiti dei migranti al valico italo austriaco, intanto, non sembra essere critica: secondo fonti delle autorità di polizia della regione tirolese, nei primi sei mesi di quest’anno i transiti illegali sono stati 3450 contro gli 11.812 registrati nel 2016.

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