Profughi: finiti i soldi per l’accoglienza, il “sistema” rischia il collasso.
I conti sono in rosso dallo scorso aprile, quando lo stanziamento si è esaurito. E il termine concesso da molte associazioni scade il 30 settembre: in migliaia rischiano lo «sfratto».
Il “giochino” che sta fruttando milioni di euro agli imprenditori della solidarietà a pagamento sta per rompersi. Lo stanziamento, fondi pubblici ovviamente, si è esaurito e il Ministero dell’Inetrno è stato costretto a sospendere i pagamenti di chi gestisce i servizi dentro i centri di accoglienza governativi, ma anche delle organizzazioni che si occupano della cosiddetta «assistenza diffusa». E dunque onlus, organizzazioni umanitarie, strutture private che hanno siglato convenzioni con Comuni e Regioni. Compresa la Croce Rossa. Il termine concesso da molte associazioni scade il 30 settembre. Dopo quella data c’è il rischio che vengano sospese le forniture e gli stranieri in attesa di sapere se la loro richiesta di asilo sarà accolta, vengano «sfrattati».
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