• L'attacca Bottone
  • Quel consigliere regionale che fa il lavoro al posto dei manager Asrem

    AGNONE – «Un grazie a tutti gli attori, ma l’invito è nel non abbassare la guardia».
    Enrica Sciullo, leader e portavoce del comitato civico “Il cittadino c’è” commenta così l’annuncio dell’operazione salvezza, andata a buon fine, del servizio di Pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Come è noto l’Asrem, con l’alibi della solita carenza di personale, ha firmato una nota che decretava, da domani 8 luglio, il dimezzamento del servizio di Pronto soccorso. Dall’essere attivo h24 sarebbe passato ad un h12, perché, dice l’Asrem, i medici non ci sono e soprattutto non vogliono venire a lavorare ad Agnone. Incontri febbrili a Campobasso con i vertici Asrem, dichiarazioni sulla stampa, tutta aria fritta. Poi l’intervento deciso e risolutivo di un giovane guerriero sannita, il consigliere regionale Andrea Greco. «Mi sono attivato in prima persona, in realtà lo avevo fatto già mesi prima, chiedendo a medici amici e conoscenti di contattare l’Asrem e rendersi disponibili per coprire i turni». A quel punto l’azienda sanitaria molisana è stata messa di fronte all’evidenza che il problema era risolvibile. Per la serie: voi tecnici, pagati per farlo, non siete riusciti a trovare una soluzione; invece l’ho fatto io, che sono un politico. E quindi dall’Asrem, quasi dispiaciuti, hanno aperto un bando per liberi professionisti a cui hanno risposto diversi medici. Ed ecco la magia di Greco: trovati i medici, servizio salvo. Perché gli strapagati strateghi dell’Asrem non ci hanno pensato? Il dubbio resta. Passata la fase dell’emergenza e con lo sblocco del turnover consentito dal Decreto Calabria, l’Asrem dovrà bandire i concorsi per far fronte alla carenza cronica del personale nei Pronto Soccorso di tutto il Molise o attivarsi in ogni modo possibile. «Ciò che lascia interdetti, però, – ha commentato Greco – in tutta questa storia, è l’atteggiamento remissivo, quasi passivo di alcune figure apicali dell’Asrem che davanti alla carenza di medici stavano per decretare la chiusura del Pronto Soccorso di Agnone invece che tentare in ogni modo di reperire professionisti». «Va garantita l’emergenza sempre e comunque. – gli fa eco Enrica Sciullo, de “Il cittadino c’è” – È per questo che combattiamo da anni. Non ci sono mediazioni che tengano e l’emergenza non è negoziabile. Quando si ha un qualunque altro problema di salute possiamo sempre scegliere a chi rivolgerci e dove, ciò non avviene in emergenza». E quindi anche l’ospedale di Agnone deve avere un presidio di emergenza urgenza. Grazie al lavoro di Greco, uno sprovveduto e inesperto trentenne, che ha di fatto sostituito le alte gerarchie dell’Asrem, il servizio del Pronto soccorso h24 ora è salvo. «I molisani non vogliono una cardiochirurgia in ogni angolo del territorio, ma meritano di sentirsi al sicuro ovunque. Lo stesso territorio a cui oggi va un messaggio di speranza ma anche un appello a fare fronte comune, perché non indietreggeremo davanti a nulla». Insomma, come dice la Sciullo,«non abbassare la guardia» è la parola d’ordine.

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