AGNONE – “Vi restituiamo Agnone migliore di come ci è stata consegnata tra le mani cinque anni fa”. Chiude così il suo discorso Michele Carosella, primo cittadino di Agnone a margine dell’incontro “Rapporto di fine mandato” che la maggioranza di centrosinistra “Nuovo Sogno Agnonese” ha voluto con la cittadinanza al teatro Italo Argentino.
A dirla tutta scarsa la presenza degli agnonesi, che ancora una volta, hanno mostrato apatia nei confronti di chi amministra la città a prescindere dai colori politici.
In tutto circa due ore e mezza il resoconto, senza alcun contradditorio, dell’attività svolta in cinque anni di governo esposto dai componenti della giunta: Marco Mendozzi, Maurizio Cacciavillani, Daniele Saia, Giuseppe Attademo.
Ad aprire le danze l’assessore al Bilancio, Marco Mendozzi che con il supporto di alcune slide ha messo subito in evidenza un dato decisamente preoccupante. Quello dei mancati trasferimenti statali nelle casse comunali, passati da 1,4 milioni di euro del 2010 a poco più di 200mila del 2015. Il tutto su un bilancio complessivo di circa 4,3 milioni di euro. A ciò bisogna sommare gli 800mila euro che l’amministrazione ha dovuto sborsare in cinque anni per saldare contenziosi legali, imprese e professionisti.
Dopo Mendozzi è stata la volta di Maurizio Cacciavillani, vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici che con un’ora di intervento ha monopolizzato la scena. Cavalli di battaglia, Agnone comune virtuoso e le opere pubbliche. La partenza della raccolta porta a porta dei rifiuti, le iniziative sul risparmio energetico e la risoluzione di un problema come l’approvvigionamento dell’acqua, i maggiori temi trattati. Ed ancora l’avvio del polo scolastico di Majella, il potenziamento di Internet veloce entro primavera, nonché i lavori del nuovo camposanto (manca solo parere commissione antisismica regionale, ndr) in dirittura d’arrivo, per Cacciavillani sono reputati merito esclusivamente del centrosinistra. L’assessore del Pd ha poi annunciato la realizzazione di un nuovo palasport con finanziamenti che arriveranno nel 2017. Nessun accenno alla nomina a presidente dio Molise Dati che a detta del M5S è incompatibile con la carica di vice sindaco
A Daniele Saia, assessore all’Agricoltura e Marketing territoriale il compito di ricordare come il maggior patrimonio comunale resta quello dei boschi, capace, nelle ultime stagioni, di fruttare 100mila euro l’anno. Soldi, questi, che hanno assicurato una certa solidità di bilancio in tempi di austerity e mancati trasferimenti statali. Sempre Saia ha poi parlato di interpoderali con i numerosi interventi e del ristoro in termini economici che la Regione Molise si appresta ad erogare alle famiglie di contrada ‘Zarlenga’ , colpiti dalla disastrosa frana di qualche anno fa.
Infine Giuseppe Attademo, assessore al Turismo e alla Sanità, ha posto l’accento sull’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ dichiarato, anche grazie alle battaglie di comitati civici, amministrazioni comunali limitrofe e parlamentari (su tutti Maria Amato e Danilo Leva), struttura di area particolarmente disagiata. In campo turistico impossibile non ricordare la ‘Ndocciata fuori salone Expo di Milano, la finale del prodotto Topico, il riconoscimento di Agnone Bandiera Gialla.
A chiudere il primo cittadino Michele Carosella che ha inteso ringraziare tutti i collaboratori e in particolare gli ingegneri Vito Gamberale e Rocco Sabelli, i due illustri agnonesi da sempre vicini alla città natia. Un bilancio soddisfacente, le parole del sindaco che al tempo stesso non è riuscito a sorvolare sulla mancata realizzazione delle case popolari nel rione di Sant’Antonio e la soppressione della storica Brigata della Guardia di Finanza. Due ferite tutt’ora aperte. Rivitalizzazione del centro storico con la nascita di numerosi B&B, la vicinanza alle attività produttive, motore propulsore del tessuto economico cittadino e progetto Sprar, a detta di Carosella restano i punti da cui ripartire per il prossimo quinquennio. L’impressione è quella che Carosella sarà ancora della partita…