Sipario sul teatrino delle dimissioni degli assessori regionali. Pressato dai partiti, ostaggio di Abruzzo Civico, il presidente D’Alfonso ha dovuto fare un rimpasto e assegnare nuove deleghe e poltrone.
Queste le deleghe conferite dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, con decreto n. 82.
PRESIDENZA, quindi a Luciano D’Anfonso: infrastrutture e trasporti, turismo, cultura, energia, piano regolatore del sottosuolo, supporto di competenza per il coordinamento delle università e della ricerca, coordinamento realizzativo della programmazione comunitaria e delle risorse strategiche dello Stato, polizia locale; politiche per le risorse umane, strumentali, tecnologiche e patrimoniali; rivoluzione della pubblica amministrazione, digitalizzazione e dematerializzazione del sistema amministrativo della Regione Abruzzo.
A Giovanni Lolli (vicepresidente): attività produttive, crisi industriali, appennino italico, rapporti con le commissioni consiliari, impulso e monitoraggio per le riforme istituzionali. B
A Donato Di Matteo: lavori pubblici riferiti ai territori comunali, urbanistica; parchi, riserve e montagna; abruzzesici, emigranti e tradizioni locali; progetti speciali territoriali.
Al nuovo ingresso Andrea Gerosolimo di Abruzzo Civico: lavoro e formazione, aree interne, associazionismo territoriale, grandi eventi. A Silvio Paolucci: programmazione economica, legge di stabilità finanziaria, programmazione sanitaria, politiche del benessere sportivo e alimentare, impiantistica sportiva.
A Dino Pepe: agricoltura, caccia e pesca, economia del mare, demanio marittimo, cicloturismo, contratti di fiume.
A Marinella Sclocco: politiche sociali, pari opportunità; associazionismo, terzo settore e sussidiarietà orizzontale; piano regolatore dei tempi e tempo liberato; inclusività sociale (ex Fse), politiche giovanili e Garanzia giovani, diritto all’istruzione, beni comuni e valorizzazione dei beni culturali.
Nessuna poltrona da assessore per Mario Mazzocca (Sel) declassato al ruolo di sottosegretario, ma per lui le deleghe restano: Protezione civile, enti locali e assistenza tecnica ai piccoli comuni, ambiente ed ecologia, servizio idrico integrato, cave e torbiere, termalismo.