Con riferimento ai molteplici articoli e servizi giomalistici di questa mattina, riportati dai mass media, il Consorzio Stabile SIS S.c.p.a. di Torino, a tutela della propria immagine e della propria reputazione, dichiara che, in relazione all’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Milano, né la Società né alcuno dei propri dirigenti e/o amministratori risultano indagati, né, tantomeno, gli uffici societari sono stati interessati da alcuna perquislzione o sequestro da parte di organi di polizia giudiziaria, che, viceversa, hanno provveduto esclusivamente all’acquisizione di documentazione aziendale, anche contabile pertinente all’indagine in corso, ai sensi dell’art. 248 cpp.
Quanto ai versamenti effettuati dal Consorzio SIS ai sig.ri Stefano Liani ed Eutinio Mucilli, classificati dagli organi di stampa, con termine enfatico e diffamatorio, quali “tangenti”, si precisa che tali pagamenti afferiscono alla remunerazione dei medesimi soggetti per le attività svolte quali Collaudatori di un Lotto della Superstrada Pedemontana Veneta, su incarico della Concedente Regione Veneto, il cui onere è a carico del Consorzio Stabile SIS in esecuzione di una specifica obbligazione contrattuale (oltre che normativa), fisiologica di ogni rapporto concessorio di opere pubbliche, in forza della quale, nella fattispecie, il Consorzio SIS non aveva — e non ha — alcun potere decisionale né in ordine all’individuazione de1 nominativo dei Collaudatori né in ordine al livello economico dei loro compensi.