La battaglia contro lo spopolamento e la desertificazione commerciale messa in campo dal sindaco Lino Gentile e dalla sua squadra a Castel del Giudice fa scuola ormai in tutta Italia e, anche in ambito accademico, si parla addirittura di “modello Castel del Giudice”. Quando le buone pratiche amministrative e socio-culturali funzionano e danno risultati tangibili se ne accorge anche il più distratto e gli atenei addirittura puntano le lenti della ricerca e dello studio su quelle dinamiche virtuose, idee e visioni di rilancio e futuro in terre alte considerate “spacciate” ormai da decenni.
E proprio il “modello Castel del Giudice” è stato elogiato e attenzionato nel corso della XX Conferenza della rivista Studi Culturali organizzata dall’Università di Bologna, alla quale è intervenuta Antonella Mancini, ricercatrice del gruppo dell’Unimol per il progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione”. «I temi della rigenerazione del territorio del nostro comune, simbolo di rinascita delle aree interne dell’Appennino, è stato molto apprezzato dai relatori e dalla platea degli intervenuti, avviando una proficua discussione sui risvolti politici, sociali e culturali del progetto» spiegano da Castel del Giudice con intuibile soddisfazione.