È stato esteso a tutti i Comuni del Medio e dell’Alto Vastese con popolazione inferiore ai 15mila abitanti il servizio di richiesta e rinnovo passaporto. La novità rientra nell’ambito del progetto Polis, l’iniziativa di Poste Italiane pensata per le piccole comunità e nata con l’obiettivo di rafforzare il ruolo degli uffici postali come centri di servizi polifunzionali e avamposto della Pubblica Amministrazione. Si arricchisce ulteriormente, quindi, il numero dei comuni nei quali, grazie all’accordo tra Poste Italiane e il Ministero dell’Interno, residenti e domiciliati possono presentare la documentazione per il passaporto direttamente allo sportello.
In particolare, nella provincia di Chieti ad oggi il servizio è abilitato in 96 comuni, dei quali 95 con popolazione inferiore ai 15mila abitanti. Il servizio sarà progressivamente esteso anche agli altri comuni della provincia con popolazione superiore, compreso Vasto.
In Abruzzo, ad oggi, sono oltre 800 le richieste di passaporto presentate agli sportelli degli uffici postali abilitati, delle quali 388 in provincia di Chieti. Di queste, 15 provengono da Casalanguida. “Qui – spiega la direttrice Marianna De Marco – il servizio è attivo da luglio ed è molto apprezzato, sia per la semplicità della procedura sia per la possibilità di ricevere il passaporto direttamente a casa. Sono state quasi tutte nuove emissioni, in tre o quattro casi è stato un rinnovo. Tutti però hanno scelto la consegna a domicilio”.
Tra i richiedenti, anche l’italo-australiano Paul Cicala, che a 49 anni ha scelto di trasferirsi con la sua famiglia da Sydney al piccolo borgo del Medio Vastese. “I miei genitori sono siciliani, – spiega – ma io non ero mai stato in Italia. Con mia moglie Romina, anche lei di origini italiane, eravamo stanchi del caos della città e cercavamo una vita tranquilla. Così l’anno scorso abbiamo fatto un viaggio in Italia”. Con l’Abruzzo e Casalanguida è stato un colpo di fulmine: “Siamo rimasti subito incantati da queste zone – continua Paul – e facendo una ricerca su internet abbiamo trovato una casa a Casalanguida. Siamo venuti a vederla ed è stato amore a prima vista, con la casa e con il paese”.
Paul Cicala, che nel frattempo ha ottenuto la cittadinanza italiana iure sanguinis, racconta anche la sua esperienza in ufficio postale per richiedere il passaporto: “Non sapevo si potesse fare alle Poste, dove in genere vado a pagare le bollette. È stata la dipendente dell’ufficio anagrafe del comune ad informarmi di questa cosa, a novembre. Naturalmente ho il passaporto australiano, ma ho richiesto anche quello italiano per non avere problemi con il visto. In ufficio postale ho trovato Marianna, che è stata gentilissima ad aiutarmi con la domanda. In 10 giorni il mio primo passaporto italiano era già pronto!”.
Effettuare la richiesta è semplice. È sufficiente recarsi allo sportello o richiedere il ticket (dove presente il gestore delle attese) e consegnare all’operatore dell’ufficio postale del proprio comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica, l’operatore raccoglierà le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.
Il servizio di rilascio del passaporto si aggiunge agli altri già attivi negli uffici postali interessati dal progetto Polis, dove è possibile ritirare certificati anagrafici e di stato civile, previdenziali e per le pratiche di volontaria giurisdizione.
L’obiettivo di Polis è quello di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese, superare il digital divide, sostenere la crescita delle comunità periferiche rendendo facile ai cittadini l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Il progetto, finanziato con i fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNNR, permetterà entro il 2026 a Poste Italiane di dare un nuovo volto ai 7mila uffici postali dei piccoli centri e prevede un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro, finanziato per 800 milioni con risorse del Piano complementare al PNRR (Dl 59/2021), mentre gli altri 400 milioni sono a carico dell’Azienda.