La Squadra Mobile della Questura di Isernia dopo rapide indagini avviate tempestivamente dopo il verificarsi di una furibonda lite avvenuta al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Isernia, ha denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 4 uomini.
I poliziotti hanno infatti accertato che, alcuni giorni orsono, il titolare di una attività commerciale sita nelle vicinanze di Isernia, si era recato, insieme a suo figlio, presso l’abitazione di un cliente che aveva effettuato in precedenza alcuni acquisti senza però pagare il dovuto per chiarimenti in merito.
Sul posto il commerciante non trovava il cliente bensì il suocero di quest’ultimo che, intuendo il motivo della visita, richiamava l’attenzione di altri “personaggi”, di etnia rom, che aggredivano sia il commerciante che il figlio.
Questi due, dopo l’acceso diverbio si recavano presso il locale Pronto Soccorso e qui, inaspettatamente, trovavano il figlio di uno dei precedenti aggressori; subito ne nasceva una colluttazione che veniva sedata solo grazie al tempestivo intervento di una Volante. Gli agenti intervenuti, dopo aver riportato alla calma gli animi, raccoglievano tutte le testimonianze ed indentificavano tutti i presenti, redigendo una precisa e dettagliata relazione dei fatti che permetteva poi di concludere le indagini con il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria per rissa delle persone coinvolte.
A seguito di indagini avviate dopo presentazione di querela di una donna residente nel capoluogo, inoltre, gli uomini della Squadra Mobile hanno denunciato alla A.G. il suo ex marito per maltrattamenti in famiglia e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.
L’uomo, secondo quanto dichiarato dalla donna, si sarebbe recato a casa della ex moglie per prendere la loro figlia minore e, in presenza della bimba, l’avrebbe maltrattata. Inoltre, la querelante avrebbe lamentato anche il mancato pagamento del previsto assegno di mantenimento da circa un anno.
Sempre la Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà alla A.G. per estorsione un uomo in quanto, lo stesso, dopo aver frequentato un corso per operatore socio-sanitario, si era presentato presso la sede dell’associazione dove aveva frequentato il corso e, asserendo che il costo del corso era superiore a quello imposto dalla Regione Molise, pretendeva la restituzione di parte della somma versata minacciando che, in caso contrario, avrebbe incendiato i locali facendo del male ai titolari.
Infine, l’ennesimo deferimento alla Autorità Giudiziaria è stato presentato sempre dagli uomini della Squadra Mobile nei confronti di due donne ed un uomo, di origini albanesi che , anche in questo caso, per problemi di natura familiare hanno aggredito e minacciato un giovane.
Il giovane, qualche giorno fa, secondo la ricostruzione effettuata, aveva riportato a casa della madre, una delle due donne denunciate, la loro bimba; in tale contesto, però, senza apparente motivo ed a suo dire, veniva minacciato sia dalla madre della bimba stessa che dai suoi genitori presenti in casa che lo afferravano al collo procurandogli lievi lesioni.