Parla di «quadro molto più ampio e preoccupante», Caterina Cerroni, dirigente nazionale del Partito democratico, originaria di Agnone, a commento della vicenda giudiziaria che vede coinvolto, in veste di indagato, il presidente della Regione Molise.
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La segretaria nazionale del giovani democratici non le manda certo a dire: «Roberti ha confermato il suo coinvolgimento nelle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Campobasso. Roberti risulta indagato per casi di presunta corruzione risalenti al periodo tra il 2020 e il 2023 in cui era sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso. La conclusione delle indagini preliminari ha fatto emergere un quadro molto più ampio e preoccupante – spiega Cerroni – fatto di decine di episodi contestati a 47 indagati tra Puglia e Molise per reati che vanno dall’associazione mafiosa al traffico illecito di rifiuti e di materiali speciali e pericolosi, tra cui l’amianto, passando per estorsioni e appalti pilotati».
E fin qui la mera cronaca giudiziaria, anche se va rimarcato che si tratta di una primissima fase iniziale delle indagini che qualcuno, per intuibili motivi, ha passato alla stampa nazionale, prima ancora che a quella locale.
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«L’inchiesta della DDA mette in evidenza il pericoloso intreccio tra economia illegale e attività d’impresa – affonda la segretaria dai giovani Dem – e, nel fare luce su una serie di connessioni tra la criminalità molisana e la malavita pugliese, conferma una presenza costante di quest’ultima sulla costa del basso Molise». Infiltrazioni ben note ormai da anni, arginate puntualmente dall’attività preventiva e repressiva delle Forze dell’ordine prima ancora che della Magistratura.
«Auspico che siano trasversali ad ogni forza politica il plauso al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura e la speranza, in attesa degli esiti e delle conseguenze dell’inchiesta, che venga smantellato ogni sistema criminale alla base degli illeciti contestati. – dichiara Caterina Cerroni – Reputo, al contempo, necessaria una riflessione politica su un fenomeno sviluppatosi proprio negli anni in cui il Comune di Termoli e la Regione Molise sono stati amministrati dallo stesso centrodestra che è ancora oggi alla guida della città e della giunta regionale. È anche politica, infatti, la responsabilità di garantire presìdi che pongano un argine a infiltrazioni criminali che minacciano la sicurezza delle persone e delle imprese. – chiude la dirigente nazionale del Pd – Onoriamo questa responsabilità a partire dall’approvazione in consiglio regionale dell’istituzione di una Commissione speciale Antimafia anche in Molise».