Per una singolare coincidenza il nuovo sindaco di Agnone, Daniele Saia, espressione del Pd e del centrosinistra, è stato eletto con 1893 voti, un numero identico all’anno di nascita di Palmiro Togliatti, detto “il Migliore”, tra i padri della sinistra italiana.
Al di là di queste questioni da almanacco, il dato elettorale di Agnone è netto e indiscutibile, come sottolineato dal sindaco di Capracotta, Candido Paglione: Saia è sindaco con oltre il 60 per cento dei voti. Buona prova personale, nella sua lista, per il medico Giovanni Di Nucci, ex primario del reparto di Medicina del “Caracciolo” e della infermiera Enrica Sciullo, già portavoce del movimento “Il Cittadino c’è”. La lista “Nuovo Sogno Agnonese” conquista dunque otto seggi, che saranno così occupati: primo degli eletti, infatti, con 446 preferenze Giovanni Di Nucci. Seconda Enrica Sciullo con 404, terzo Raffaele Masciotra con 353, quarta Michela Cerbaso con 335 voti, quinta Amalia Gennarelli con 297, sesto Franco Marcovecchio 180 voti, settima Giuseppina Catauro con 179 voti, Mario Petrecca ottavo con 162. Restano fuori Paolo Di Pietro, Umberto Di Ciocco, Giovanni Labbate e Marco Cacciavillani.
La lista arrivata seconda, come da previsioni della vigilia, è quella di Vincenzo Scarano, che porta a casa 821 voti, pari ad un 26 per cento che non sfigura affatto. Tre i seggi conquistati da “Agnone Identità e Futuro”. Uno andrà ovviamente al candidato sindaco, gli altri due a Margherita Greco (182 preferenze) e a Franco Paoletti (150 preferenze), primi degli eletti.
Ridotta al lumicino, invece, la lista formalmente espressione del centrodestra. Dissipati completamente i voti storici dell’elettorato agnonese che guarda a destra. Agostino Iannelli, candidato sindaco e capitano della Municipale, arriva appena al 13 per cento, portando a casa solo 440 voti e un solo seggio in Consiglio comunale, che salvo dimissioni sarà occupato dallo stesso Iannelli.