Dall’ex governatore della Regione Molise, Michele Iorio riceviamo e pubblichiamo.
Fa tristezza vedere che, per attirare l’attenzione del governo nazionale sulla situazione in cui versa la sanità molisana, è necessario che accadano tragedie perché vengano scosse le coscienze che da anni si tentano di svegliare.
Dopo quanto avvenuto in Molise e la conseguente morte dell’uomo di 47 anni di Larino, se il ministro della Salute vuole fare davvero chiarezza, la prima indagine deve essere effettuata all’interno del Ministero a cui è a capo e all’interno del tavolo tecnico per la sanità molisana.
Sono loro che hanno preteso, infatti, di strutturare un piano sanitario non idoneo per le patologie tempo dipendenti con l’avallo dell’allora presidente della Regione Molise nonché commissario ad acta alla sanità. Un piano sanitario che ha consentito la chiusura del reparto di neurochirurgia all’ospedale Cardarelli di Campobasso venendo meno ad un principio sanitario basilare del nostro sistema: e cioè che l’emergenza deve essere garantita dal servizio sanitario pubblico.
Responsabilità che, di fronte alle tragedie, non possono ricadere sugli operatori dl settore che spesso lavorano sotto organico ed in condizioni difficili. Si deve perciò concordare con il direttore Sosto quando denuncia la carenza di una programmazione adeguata che non può dipendere da sue responsabilità.
Non ho gli elementi per intervenire nel merito di quanto accaduto, ma certamente ho tutti i dati per affermare nel merito che il sistema dell’emergenza in Molise è carente e che la tragedia di una famiglia possa almeno servire a far capire al ministro Grillo le storture burocratiche imposte alla nostra regione.
Siamo in un paese che prevede il blocco totale del turn over nel settore della sanità, il che cozza pienamente con il principio costituzionale che garantisce la salute a tutti i cittadini, anche ai molisani. E allora, se non cambia radicalmente l’atteggiamento del governo nazionale nei confronti di questa regione, allora le responsabilità di quanto accade in maniera così drammatica vanno ricercate proprio in quella sede. L’unico organismo che ha il potere di agire è il Consiglio regionale che deve provvedere entro l’anno a rivedere il Piano Operativo e quello Sanitario del Molise.