I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale hanno accertato, in comune di Torrevecchia Teatina, l’illecita gestione di rifiuti costituiti da scarti di lavorazioni edili, utilizzati impropriamente per la realizzazione di un fondo stradale e di una rampa di accesso ad un impianto sportivo.
Nell’ambito della consueta attività di controllo sul trasporto e la gestione dei rifiuti edili, i militari hanno accertato l’illecito trasporto di circa cinque metri cubi di inerti da parte di un soggetto in assenza della prevista iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. La successiva attività investigativa ha consentito ai militari del Nucleo investigativo di accertare plurimi conferimenti di rifiuti presso un cantiere di Torrevecchia, ove erano stati regolarmente assentiti lavori per il rifacimento del fondo stradale e la costruzione di una rampa di accesso. L’opera, illegalmente realizzata, è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Per il reato contestato in violazione del codice dell’ambiente, gli indagati rischiano l’arresto da tre mesi ad un anno o l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro. Laddove dalle analisi si dovesse confermare la natura non pericolosa del rifiuto rimane la possibilità di attivare, da parte dei Carabinieri forestali, la procedura della prescrizione asseverata prevista dall’art. 318 bis del D.L.vo 152/2006, che consente di estinguere il reato con il ripristino dello stato dei luoghi ed il successivo pagamento.
Le illecite condotte accertate sono volte a massimizzare i profitti, consentendo un notevole risparmio sia per la ditta appaltante che evita i costi per l’acquisto di materiale certificato, sia per le imprese che conferiscono illecitamente i rifiuti e lucrano sui mancati costi di smaltimento delle macerie.